Nel mondo di oggi, Fossano ha acquisito una rilevanza significativa in diversi ambiti della vita quotidiana. Dato il suo impatto sull’economia, sulla cultura, sulla politica e sulla società in generale, Fossano è diventato un argomento di dibattito costante e un punto di interesse per pubblici diversi. Le opinioni su Fossano sono varie e talvolta polarizzate, il che ha portato alla necessità di analizzarlo da diverse prospettive e con un approccio multidisciplinare. In questo articolo esploreremo l'importanza e l'impatto di Fossano oggi, nonché la sua rilevanza per il futuro.
Fossano (Fossan in piemontese) è un comune italiano di 24 125 abitanti[2] della provincia di Cuneo in Piemonte.
Così vedeva la città, nella prima metà dell'Ottocento, il canonico Pietro Paserio, autore del volume Notizie storiche sulla città di Fossano. La cittadina è infatti posizionata su una collina adiacente al fiume Stura.
Il nome Fossano potrebbe essere la trasformazione dell'appellativo locus o fundus faucianus, dal nome personale romano Faucius, oppure derivare dalla parola fossato, in piemontese fossà, da cui fossan, abitante del fossato. Gli avvallamenti sono infatti caratteristica del colle sul quale sorse il primo borgo cittadino. Gli storici concordano nel parlare di “gran fossato del Chiotto”, in dialetto Ciot, buco, fosso.
Un'altra ipotesi alternativa è che il nome derivi da "fons sana", ad indicare la presenza nelle vicinanze di una sorgente di acqua potabile.
Alcuni recenti ritrovamenti di cocci, avvenuti nel corso della ristrutturazione di edifici del centro storico, lascerebbero supporre che l'altipiano di Fossano fosse già occupato da un insediamento di popolazione abile nella metallurgia e nella ceramica, in epoca pre-romana, intorno all'800 a.C.
La città viene fondata nel 1236, da una lega di città guelfe, che si costituì per combattere la città di Asti, su una terrazza sulla riva sinistra del fiume Stura, in una posizione strategica per i traffici tra Piemonte e Liguria. Passò nel 1304 al marchesato di Saluzzo ma, dopo una breve occupazione angioina, entro nella sfera di influenza del principe Filippo I d'Acaja. È riconducibile alla dinastia degli Acaja il castello, simbolo della città, nel quale si rispecchia la storia di Fossano.
Recentemente, in occasione del restauro della pavimentazione del Duomo, sono stati ritrovati resti di stratificazioni storiche che potrebbero riscrivere la storia della città, facendola addirittura risalire all'epoca romana.
Al 1236 risale la lapide, ora murata nell'atrio del Palazzo Comunale, che testimonia l'erezione della porta nord-orientale del borgo primitivo.
Sorto nel 1324 su ordine di Filippo I d'Acaja, venne portato a compimento nel 1332. Nonostante la sua origine di fortezza, il complesso venne trasformato in residenza signorile un secolo più tardi da Amedeo VIII di Savoia, mentre il cortile interno, ad opera di Gaspare Solari, con portico rinascimentale su tre lati, risale alla seconda metà del XV secolo.
Abitanti censiti[6]
Al 31 dicembre 2022 gli stranieri residenti erano 2 485, pari al 10,35% della popolazione.[7]
Fossano fu sede, dal XVI secolo fino agli anni precedenti la Seconda guerra mondiale, di una piccola ma fiorente comunità ebraica. Di essa rimangono poche tracce in alcuni edifici del vecchio ghetto, situato in Via Falletti e in Via IV Novembre (la sinagoga fu demolita nel 1960) e nel cimitero ottocentesco di via Orfanotrofio, fuori dalla porta del Salice.[8]
Nel territorio fossanese sono presenti diverse scuole superiori e Università:
Così vedeva la città, nella prima metà dell'Ottocento, il canonico Pietro Paserio, autore del volume Notizie storiche sulla città di Fossano. La cittadina è infatti posizionata su una collina adiacente al fiume Stura. Tale posizione le ha permesso di salvarsi dallo straripamento di quest'ultimo, dovuto all'alluvione del 1994.
Oggi il nucleo principale si articola su due livelli: Fossano alta (che include Borgo Piazza e Borgo Vecchio, che costituiscono il centro storico, Borgo Salice e Borgo Nuovo, quartieri nati a partire dal dopoguerra) e Fossano bassa, divisa in Borgo San Bernardo e Borgo Sant'Antonio, situato in un avvallamento delimitato dalla collinetta del Coniolo. I Borghi della città sono, dal più vecchio al più giovane:
Le frazioni della città sono 15 (Murazzo, San Sebastiano, Maddalene, Piovani, Gerbo, San Vittore, Mellea, San Martino, Sant'Antonio Baligio, Cussanio, San Lorenzo, Santa Lucia, Tagliata, Boschetti, Loreto) e ospitano ben 5 253 abitanti.
Anticamente, il centro storico era diviso nei terzieri del Borgovecchio (corrispondente a parte del Borgo odierno), del Salice (corrispondente alla parte settentrionale di Borgo Piazza) e del Romanisio (corrispondente alle parti meridionali di Borgo Piazza e Borgo Vecchio). Nel 2008 sono state affisse delle targhe indicanti le vecchie denominazioni delle strade del centro storico e il terziere di appartenenza.
Nel fossanese sono presenti alcune importanti industrie dolciarie che producono prodotti da forno, panettoni, pandori e colombe, le maggiori sono:
Per quanto riguarda l'artigianato, importante è la lavorazione locale del ferro battuto, finalizzata soprattutto alla produzione di mobili.[9]
La città è collegata alla rete autostradale attraverso l'uscita di Fossano dell'autostrada Torino-Savona (tratto di collegamento funzionale all'Asti-Cuneo).
La città si trova sul percorso della Strada statale 231, che evita il passaggio nel centro della città con una variante tangenziale a due corsie per senso di marcia, che ha origine in località Creusa a nord e termina in località Crocetta a sud. Lungo il suo percorso presenta le uscite Fossano nord (che la collega alla Strada provinciale 165 "La reale", diretta a Torino) e Fossano centro (che la collega alla Strada provinciale 184 verso Villafalletto). È previsto un suo prolungamento verso nord contestualmente alla costruzione del casello Fossano nord.
Da Fossano inizia il percorso della Strada statale 28, che costituisce anche la circonvallazione della città e fra il 1884 e il 1939 ospitò il binario della tranvia Fossano-Mondovì-Villanova, che osservava capolinea di fronte alla stazione ferroviaria.
La città è servita dalla stazione di Fossano, che si trova nel punto di diramazione tra la linea per Torino e Savona e la linea per Cuneo, Limone e Ventimiglia,e del sfm 7 per Carmagnola,Torino porta Susa,Venaria reale Reggia ,torino aeroporto caselle Ciriè, il servizio è svolto da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Piemonte, che nei giorni feriali prevede treni a cadenza semioraria in tutte le direzioni.
Nel territorio comunale è presente anche la stazione di Maddalene, a servizio della frazione omonima.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1995 | 1999 | Giuseppe Manfredi | centrosinistra | Sindaco | |
1999 | 2004 | Giuseppe Manfredi | centrosinistra | Sindaco | |
2004 | 2009 | Francesco Balocco | centrosinistra | Sindaco | |
2009 | 2014 | Francesco Balocco | centrosinistra | Sindaco | |
2014 | 2019 | Davide Sordella | centrosinistra | Sindaco | |
2019 | 2024 | Dario Tallone | centrodestra | Sindaco | |
2024 | in carica | Dario Tallone | centrodestra | Sindaco | [10] |
Il 10 giugno 1993 la 18ª tappa del Giro d'Italia 1993 si è conclusa a Fossano da Sampeyre con la vittoria di Adriano Baffi.
Il 17 maggio 2002 la 5ª tappa del Giro d'Italia 2002 è partita da Fossano per Limone Piemonte con la vittoria di Stefano Garzelli.
Il 23 maggio 2014 la 13ª tappa del Giro d'Italia 2014 è partita da Fossano per Rivarolo Canavese con la vittoria di Marco Canola.
Il 6 maggio 2024 la 3ª tappa del Giro d'Italia 2024 si è conclusa a Fossano da Novara con la vittoria di Tim Merlier.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 132577516 · SBN TO0L004105 · LCCN (EN) n84175004 · GND (DE) 4250833-2 · BNF (FR) cb13619548c (data) · J9U (EN, HE) 987007555375305171 |
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