Nel mondo di oggi, Virtual International Authority File si è posizionato come un argomento di grande rilevanza e interesse per un ampio spettro della società. È diventato un punto di incontro per persone di età, genere, cultura e prospettive diverse, essendo oggetto di dibattito, riflessione e ricerca. Virtual International Authority File ha catturato l'attenzione di esperti e cittadini, generando un impatto significativo in molteplici ambiti, dalla tecnologia alla politica, alla cultura e all'economia. In questo articolo esploreremo a fondo l'importanza e l'impatto di Virtual International Authority File, nonché le diverse prospettive esistenti attorno a questo argomento.
Virtual International Authority File (VIAF) sito web | |
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VIAF: Screenshot (2012) | |
URL | viaf.org/ |
Tipo di sito | Motore di ricerca, catalogo pubblico on-line |
Lingua | Inglese |
Registrazione | no |
Commerciale | no |
Proprietario | Online Computer Library Center |
Creato da | Progetto congiunto di biblioteche nazionali |
Lancio | 2003 |
Stato attuale | attivo |
Il Virtual International Authority File (acronimo: VIAF) è un progetto internazionale gestito dall'Online Computer Library Center (OCLC) che costituisce una base dati di voci di autorità controllate provenienti da diversi cataloghi nazionali.
L'obiettivo del progetto è unire le singole voci di autorità nazionali in un'unica voce virtuale e collegare così record coincidenti provenienti dai diversi dataset.
Il servizio è fornito gratuitamente agli utenti, che possono cercare ad esempio un autore utilizzando la forma del nome utilizzata nella propria lingua, oppure in un'altra scrittura o alfabeto, accedendo poi immediatamente ai cataloghi nazionali o internazionali corrispondenti per visualizzare la lista delle loro opere.
Promosso inizialmente dalla Biblioteca del Congresso statunitense e dalla Deutsche Nationalbibliothek tedesca (DNB), è ora sostenuto dall'Online Computer Library Center (OCLC)[1]; hanno aderito successivamente numerose altre biblioteche e progetti, per un totale di 48 contributori, fra cui l'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU) e il progetto Wikidata.