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TT224 Tomba di Ahmose, detto anche Humay | |
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Civiltà | Antico Egitto |
Utilizzo | tomba |
Epoca | XVIII dinastia |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Luxor |
Amministrazione | |
Patrimonio | Necropoli di Tebe |
Ente | Ministero delle Antichità |
Visitabile | no |
Mappa di localizzazione | |
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TT224 (Theban Tomb 224) è la sigla che identifica una delle Tombe dei Nobili[N 2][1] ubicate nell'area della cosiddetta Necropoli Tebana, sulla sponda occidentale[N 3] del Nilo dinanzi alla città di Luxor[N 4][2], in Egitto. Destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie del Nuovo Regno, l'area venne sfruttata, come necropoli, fin dall'Antico Regno e, successivamente, sino al periodo Saitico (con la XXVI dinastia) e Tolemaico.
TT224 era la tomba di:
Titolare | Titolo | Necropoli[N 5] | Dinastia/Periodo | Note[N 6] |
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Ahmose, detto anche Humay[3] | Supervisore dei domini (?) della Divina Sposa; Supervisore dei granai della Divina Sposa Ahmose Nefertari[3] | Sheikh Abd el-Qurna[4] | XVIII dinastia (Thutmosi I)[5], secondo Porter e Moss: Hatshepsut o Thutmosi III[6] | in una valle, quasi all'opposto e leggermente a sud-est della TT55 e della TT124. Casa di Hagir Hamdan (una donna)[N 7] |
Genitori di Ahmose furono Senusert e Taidy; la moglie fu Nub, Concubina Reale, citata anche nelle tombe TT29[6][N 8][7] e TT96[N 9][8]. Come in altre tombe, tuttavia[N 10], esiste difficoltà di interpretazione dei rapporti di parentela giacché una stessa parola viene usata per indicare, invece, differenti legami[N 11] e solo esami comparati con altre tombe, o altre risultanze archeologiche hanno consentito di appurare, in molti, casi l'effettivo rapporto esistente tra personaggi i cui nominativi si trovano in più sepolture. Sulla parete posteriore della camera principale della TT96 di Sennefer, costui rende omaggio a "suo padre, l'amministratore dei possedimenti della Divina Sposa Humay (tomba TT224)" e a sua moglie Nub; non è però chiaro se si tratti di un'effettiva parentela o se, invece, come più probabile, si tratti di una certa forma di omaggio all'importante personaggio[N 12]. In quattro altre citazioni sempre dalla TT96, tuttavia, si legge, con riferimento a Sennefer, "suo padre, il Secondo Profeta di Horus, signore di Qus[N 13], Nu" e "sua madre, che egli ama la signora della casa Henutiry (talvolta abbreviata in Ta-iry)". La soluzione sarebbe ricavabile proprio dalla tomba TT224 di Ahmose, detto Humay, in cui a un'immagine di Sennefer ivi esistente è associato il testo "il figlio di sua (di Ahmose) sorella" da cui si deduce che Sennefer era nipote di Humay[N 14].
TT224, dato anche l'impiego come abitazione privata, è notevolmente danneggiata; vi si accede da un cortile raggiungibile per il tramite di una scala nell'angolo nord-ovest. Qui si trova (1 in planimetria) una stele di Huy, ovvero Amenhotep (titolare delle TT368), Supervisore degli scultori di Amon a Tebe, che, con la moglie, offrono libagioni a Osiride e a Iside; una seconda stele (2) appartiene a Ahmose, detto Humay, ma menziona Htepdy, Supervisore ai granai della sposa del dio; una terza stele (3) reca solo frammenti di immagine del defunto con i suoi titoli. Un breve corridoio (4), sulle cui pareti resti di testo e il defunto coadiuvato da alcuni assistenti e scribi, immette in una sala longitudinale sulle cui pareti (5), su quattro registri sovrapposti, scene della processione funebre verso Osiride, il traino di scrigni e delle suppellettili funerarie, il traino del sarcofago a cura di uomini coadiuvati da buoi; scene della Cerimonia di apertura della bocca e riti dinanzi alla mummia con due preti che portano una statua del defunto e altri che offrono libagioni al defunto e alla moglie. Sulla parete opposta (6), molto danneggiata, scene di banchetto con ospiti, compresi i genitori, e un suonatore di arpa.
Un secondo breve corridoio (7), sulle cui pareti resti di testi di offertorio e il defunto che consacra offerte e che partecipa alla Festa della Valle, dà accesso a una sala trasversale. Sulle pareti: (8) scene di paludi dinanzi al defunto; una falsa porta (9) con rappresentazione di Thutmosi III e, ai lati su quattro registri, uomini inginocchiati in offertorio. Su altra parete (10) Scene di banchetto e di offertorio; portatori di offerte (12) dinanzi al defunto e (11) un'altra falsa porta illeggibile circondata da uomini inginocchiati. Uno stretto corridoio consente l'accesso a una camera più interna, quasi quadrata, priva di decorazioni leggibili[6].