In questo articolo approfondiremo l'affascinante mondo di TT210. Questo argomento è di grande interesse per un ampio spettro di persone, poiché il suo impatto si fa sentire in diversi ambiti della vita quotidiana. Dagli aspetti storici all'attualità, TT210 è stato oggetto di studi, dibattiti e riflessioni da parte di esperti e appassionati. Nelle prossime righe esploreremo le varie sfaccettature di TT210, analizzandone l'importanza, le implicazioni e i possibili sviluppi futuri. Unisciti a noi in questo tour di TT210 e scopri tutto ciò che questo entusiasmante argomento ha da offrire!
TT210 Tomba di Rawaben | |
---|---|
![]() | |
Civiltà | Antico Egitto |
Utilizzo | tomba |
Epoca | XIX dinastia |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Luxor |
Amministrazione | |
Patrimonio | Necropoli di Tebe |
Ente | Ministero delle Antichità |
Visitabile | no |
Mappa di localizzazione | |
![]() | |
| |||||
Raweben in geroglifici |
---|
TT210 (Theban Tomb 210) è la sigla che identifica una delle Tombe dei Nobili[N 2][2] ubicate nell'area della cosiddetta Necropoli Tebana, sulla sponda occidentale[N 3] del Nilo dinanzi alla città di Luxor[N 4][3], in Egitto. Destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie del Nuovo Regno, l'area venne sfruttata, come necropoli, fin dall'Antico Regno e, successivamente, sino al periodo Saitico (con la XXVI dinastia) e Tolemaico.
TT210 era la tomba di:
Titolare | Titolo | Necropoli[N 5] | Dinastia/Periodo | Note[N 6] |
---|---|---|---|---|
Rawaben[4] | Servo del Luogo della Verità[N 7][4] | Deir el-Medina[5] | XIX dinastia[6] | sommità della collina, tomba meridionale; sopra e a nord della TT2, a sud della TT9 |
Genitori del titolare furono, forse, Piay, Scultore del Luogo della Verità, e Nefertkha. Sua moglie fu Nebtyunu[7].
TT210, il cui accesso avviene da un cortile, si presenta con planimetria molto irregolare costituita da un'anticamera perpendicolare all'ingresso da cui si accede, con asse piegato a una sala rettangolare in cui si trova l'unico dipinto ancora leggibile: il padre è in compagnia di Ipuy, forse fratello del defunto (TT217), e altri familiari, in atto di offertorio di incensi su un braciere agli dei Ra-Horakhti, Ptah e Hathor, nonché al re Amenhotep I e alla di lui madre, la regina Ahmose Nefertari. Poco oltre il defunto con la sua famiglia in offertorio agli dei Osiride, Iside, Hathor e Ptah; su altra parete invocazione di Amenhotep I in favore di Ipuy e di Ptah per il defunto. Segue Ipuy che venera la barca di Ra, mentre il defunto affiancato dal padre e da due figli (di cui non sono riconoscibili i nomi) adora Ra, cui recita inni sacri[8].