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A 15 anni, finita la guerra, torna a Parigi, dove inizia a lavorare prima come inserviente in una clinica, poi come sarta quindi, grazie alla sua notevole avvenenza, come indossatrice. A 18 anni esordisce nella rivista del locale parigino La nouvelle ève e inizia la carriera di soubrette e di attrice in piccoli ruoli.
Un'intervista concessa alla rivista Epoca la fa notare dai produttori italiani. Talora accreditata come Dominique Bosquero, diviene un'icona del cinema italiano: nella sua breve ma intensa carriera cinematografica, che la porta a girare subito numerosi film, spazia dalla commedia all'italiana allo spaghetti-western, dal thriller al horror, dallo storico-mitologico al fantasy.
Nel 1974 abbandona il cinema e si ritira a Frassino, un paesino della Val Varaita, di lingua occitana. Nel 1989 riappare sugli schermi nella soap italiana Passioni, diretta da Riccardo Donna e trasmessa su Rai 1. Nel 2024 uscirà un libro dedicato alla sua vita, scritto da Nando Mainardi.
Vita privata
Si lega sentimentalmente a Claudio Volonté, fratello di Gianmaria. Claudio travolto da uno scandalo su una presunta bomba collocata in Vaticano e poi il suicidio, rallenteranno la carriera da attrice della Bosquero.
Un'altra importante storia d'amore è quella con il cantante Franco Califano.
Alla fine degli anni sessanta incontra François Fontan, teorico dell'autonomismo occitano, e il poeta Antonio Bodrero, e inizia a interessarsi dell'identità etnica e linguistica occitana.