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Vittorio Sindoni, noto anche con lo pseudonimo di Marco Aleandri (Capo d'Orlando, 21 aprile 1939), è un regista e sceneggiatore italiano.
Nei primi anni sessanta Sindoni ha diretto il gruppo teatrale Il Collettivo di Roma[1] e ha collaborato ad alcune rubriche prodotte dalla Rai, tra cui Almanacco del giorno dopo, L'approdo e Cronache del cinema e del teatro.[2]
Gli inizi cinematografici sono come aiuto regista nel film L'eroe di Babilonia (1963).[3] La prima regia cinematografica è del 1968 con il film Omicidio per vocazione, di cui è co-sceneggiatore, con Femi Benussi e Valeria Ciangottini.[4] L'anno successivo dirige Silvia Dionisio nel film Italiani! È severamente proibito servirsi della toilette durante le fermate, presentato come «una corrosiva satira di costume nazionale che dileggia irrispettosamente tutto e tutti».[5] Nel 1979, nell'ambito della cerimonia di premiazione delle Grolle d'oro ha ricevuto la "Targa Mario Gromo" per la regia de Gli anni struggenti (Il concorrente),[6] ispirato agli insegnamenti del pedagogo svizzero Johann Heinrich Pestalozzi.[7]
La prima regia televisiva è stata nel 1973 Gente di viaggio, dall'omonimo racconto di Saverio Strati,[8] a cui sono seguiti film TV e serie TV: Non lasciamoci più (1999-2001), Il capitano (2005-2007) e Butta la luna (2006-2009). Nel 1990 è uscito Una fredda mattina di maggio, liberamente ispirato all'assassinio del giornalista Walter Tobagi.[9] Nel 2010 Rai 1 ha trasmesso La mia casa è piena di specchi, tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Maria Scicolone, nel quale Sophia Loren interpreta sua madre Romilda Villani e Margareth Madè la Sophia da giovane.[10] La sua ultima regia è stata nel film Abbraccialo per me (2016), con Stefania Rocca.[11]
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