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Jacqueline Audry (Orange, 25 settembre 1908 – Poissy, 19 giugno 1977[1]) è stata una regista francese.
Ha iniziato a fare film in Francia nel secondo dopoguerra e si è specializzata in adattamenti letterari.[2] È stata la prima regista di successo commerciale in Francia nel dopoguerra.[3]
Durante l'occupazione nazista, c'erano poche opportunità per le donne, ha incominciato il suo lavoro come assistente dei registi Jean Delannoy, Georg Wilhelm Pabst e Max Ophüls. Il suo primo lungometraggio che ha diretto è stato nel 1946 con Les Malheurs de Sophie, basato sul popolare romanzo omonimo, della contessa di Ségur. Nessuna copia di questo film, che è stata censurata per le sue scene di rivolta (politicamente inappropriate), esiste.
Incapace di raccogliere fondi per una nuova pellicola, ha dovuto aspettare un paio di anni e nel 1948 ha diretto: Sombre dimanche.[4]Tra gli anni '40 e '50 ha diretto tre film basati sui romanzi di Colette: Gigi (1949), Minne, l'ingénue libertine (1950) e Mitsù, peccatrice ingenua (Mitsou ou Comment l'esprit vient aux filles...) (1956), tutti e tre con l'attrice Danièle Delorme.[5]Nel 1951 ha diretto il film: Olivia, basato sul romanzo di Dorothy Bussy, ambientato in un collegio di sole ragazze dove la direttrice ed una sua studentessa si innamorano, considerato in quell'epoca molto controverso e quindi censurato negli Stati Uniti e nel Regno Unito.[6]Ha spesso collaborato con sua sorella, la scrittrice e sceneggiatrice Colette Audry.
Morì in un incidente stradale a Poissy, Yvelines, il 19 giugno 1977[7].
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