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Volta Ciclista a Catalunya | |
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Sport | |
Tipo | Gara individuale |
Categoria | Uomini Elite, UCI World Tour |
Federazione | Unione Ciclistica Internazionale |
Paese | ![]() |
Luogo | ![]() |
Organizzatore | Volta Ciclista a Catalunya Asociación Deportiva |
Cadenza | Annuale |
Apertura | marzo |
Partecipanti | Variabile |
Formula | Corsa a tappe |
Storia | |
Fondazione | 1911 |
Numero edizioni | 104 (al 2025) |
Detentore | ![]() |
Record vittorie | ![]() |
Ultima edizione | Volta Ciclista a Catalunya 2025 |
Prossima edizione | Volta Ciclista a Catalunya 2026 |
La Volta Ciclista a Catalunya (in italiano Giro di Catalogna) è una corsa a tappe maschile di ciclismo su strada che si disputa annualmente nella comunità autonoma della Catalogna, in Spagna.
Organizzata per la prima volta nel 1911, è la quarta più antica gara a tappe per professionisti dopo il Tour de France, svoltosi per la prima volta nel 1903, il Giro del Belgio (1908) e il Giro d'Italia (1909). Nel 2005 è entrata a far parte del circuito dell'UCI ProTour e nel 2009 è stata inserita nel calendario mondiale UCI/World Tour. Si disputa in marzo, alcune settimane prima delle grandi classiche.
La gara nacque nel 1911 su idea di Miquel Artemán, giudice di gara e giornalista di ciclismo per l'allora settimanale Mundo Deportivo; con il sostegno di Narciso Masferrer, presidente dell'Unión Velocipédica Española (antesignana della RFEC, l'odierna Federazione ciclistica spagnola), e di Jaume Grau, fondatore dello stesso Mundo Deportivo, Artemán riuscì, insieme al Club Deportivo Barcelona, ad organizzare una gara in tre tappe[1][2].
La prima edizione si svolse così in tre giorni, dal 6 all'8 gennaio 1911. Furono 43 i ciclisti iscritti[1]; in 34 presero il via da Plaça de Sarrià, a Barcellona, e in ventidue conclusero la gara due giorni dopo al velodromo di Sants, ancora a Barcellona, al termine di un percorso di 363 chilometri che li aveva portati a toccare anche Tarragona e Lleida. Vincitore, ad una media di 23 km/h, fu Sebastià Masdeu, abile ad aggiudicarsi anche la prima e la terza frazione[1].
Su impulso di Miquel Artemán, il Club Deportivo Barcelona si fece carico dell'organizzazione della corsa anche negli anni 1912 e 1913 – vinsero rispettivamente José Magdalena, secondo nel 1911, e Joan Martí; poi, dopo il trasferimento di Artemán a Siviglia, il Club Deportivo venne sciolto e lo svolgimento della gara interrotto. La competizione ritornò a esistere sette anni dopo, nel 1920, sotto la gestione dell'Unión Velocipédica Española (vinse il francese Joseph Pelletier), salvo però essere nuovamente sospesa già l'anno dopo[2].
La storia della Volta a Catalunya ricominciò nel 1923: a occuparsi dell'organizzazione fu questa volta l'Unión Deportiva de Sants, società nata a Barcellona nell'aprile del 1922 in seguito alla fusione di altri quattro club sportivi, due di calcio e due di ciclismo[1][3]. Si trattò di una ripresa definitiva, in pochi anni la gara, assumendo l'ormai classica durata settimanale, divenne un evento prestigioso, capace di richiamare anche una numerosa rappresentanza internazionale[2]. Fu in questo periodo, tra gli anni 1920 e 1930, che si impose la figura sportiva di Mariano Cañardo, ciclista navarro, ma cresciuto ciclisticamente nel distretto barcellonese di Sant Andreu, capace di aggiudicarsi sette edizioni della gara tra il 1928 e il 1939. Si tratta di un record di successi ancora imbattuto, che rende Cañardo un simbolo dello sport catalano di quegli anni[1][2].
Un'ulteriore interruzione di due anni sullo svolgimento della corsa arrivò a causa dello scoppio della guerra civile spagnola, nel 1936. A partire dal 1939, con la conclusione del conflitto, la gara si è comunque sempre svolta regolarmente con cadenza annuale, sempre sotto il patrocinio dell'Unión Deportiva de Sants (la società organizzatrice nel 2007 è divenuta ufficialmente la Volta Ciclista a Catalunya Asociación Deportiva)[3].
Negli anni numerosi sono stati i grandi campioni capaci di imporsi: Miguel Poblet vinse nel 1952 e nel 1960, Jacques Anquetil nel 1967, Eddy Merckx nel 1968, Luis Ocaña nel 1971, Felice Gimondi nel 1972, Francesco Moser nel 1978, Sean Kelly nel 1984 e nel 1986, Miguel Indurain per tre volte, nel 1988, nel 1991 e nel 1992. La vittoria dell'edizione 2011 della Volta a Catalunya, originariamente appannaggio di Alberto Contador, è stata riassegnata a Michele Scarponi in seguito alla squalifica per doping inflitta allo stesso Contador[4][5].
La Volta a Catalunya si svolge generalmente nell'arco di sette giorni; nel 1945, per celebrare la venticinquesima edizione, durò però ben due settimane[2]. La competizione si teneva storicamente nella prima metà di settembre, benché alcune edizioni si siano svolte in aprile, maggio, giugno o anche agosto[6]. Con lo spostamento a settembre della Vuelta a España, nel 1995, la gara catalana è stata conseguentemente spostata in calendario prima al mese di giugno e poi, dal 2005, in maggio, in contemporanea con il Giro d'Italia. Dal 2010 si corre a fine marzo, una settimana dopo la Tirreno-Adriatico[6]. Nel 2005 la corsa è entrata a far parte del calendario dell'UCI ProTour, e nel 2009 è stata inserita nel calendario mondiale UCI (dal 2011 noto come UCI World Tour).
Aggiornato all'edizione 2025.[6]
Aggiornato al 2025
Pos. | Paese | Vittorie |
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 137419249 · LCCN (EN) n2006005786 |
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