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Arie den Hartog | ||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||
Ciclismo ![]() | ||||||||||||||||
Specialità | Strada | |||||||||||||||
Termine carriera | 1970 | |||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||
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Arie den Hartog (Zuidland, 23 aprile 1941 – Nieuwstadt, 7 giugno 2018) è stato un ciclista su strada olandese, professionista dal 1964 al 1970. Nonostante una carriera breve, colse successi quali Milano-Sanremo, Amstel Gold Race e Volta Ciclista a Catalunya.
Da dilettante fu terzo ai Campionati del mondo di Salò dietro l'italiano Renato Bongioni e il danese Ole Ritter. Passato professionista nel 1964 riuscì subito a mettere in evidenza le sue capacità di passista vincendo numerose corse, fra cui la Parigi-Camembert, classica del panorama francese, e il Tour de Luxembourg. La sua abilità a cronometro gli permise anche di cogliere, in quello stesso anno d'esordio, un secondo posto al Grand Prix des Nations, dietro il belga Walter Boucquet, corsa che all'epoca veniva considerato un vero e proprio mondiale per gli specialisti della cronometro.
Nel 1965 vinse la Milano-Sanremo, battendo in uno sprint ristretto i più quotati ciclisti italiani Vittorio Adorni, che quell'anno vincerà il Giro d'Italia, e Franco Balmamion, già due volte vincitore della corsa rosa.
La stagione successiva si aggiudicò la Volta Ciclista a Catalunya, davanti al francese, nonché suo capitano, Jacques Anquetil. Nel 1967 vinse la seconda edizione della Amstel Gold Race, diventando il primo ciclista olandese capace di aggiudicarsi quella che diventerà la più importante classica della sua nazione, visto che la prima edizione era stata conquista dal francese Jean Stablinski. Comincerà da qui un veloce declino, in termini di risultati, che lo porterà ad un precoce ritiro nel 1970.