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Irene Camber | |||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | ||||||||||||||||
Altezza | 169 cm | ||||||||||||||||
Peso | 63 kg | ||||||||||||||||
Scherma ![]() | |||||||||||||||||
Specialità | Fioretto | ||||||||||||||||
Termine carriera | 1964 | ||||||||||||||||
Palmarès | |||||||||||||||||
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Irene Camber (Trieste, 12 febbraio 1926 – Lissone, 23 febbraio 2024[2]) è stata una schermitrice italiana, specializzata nel fioretto. Vinse una medaglia d'oro e una di bronzo nella scherma ai Giochi olimpici.
Figlia del poeta-soldato Giulio Camber Barni[3][4], entrò nel novero delle 10 atlete italiane di ogni epoca capace di aggiudicarsi sia la medaglia d'oro ai Giochi olimpici che ai campionati mondiali.[5] Non partecipò ai giochi della XVI Olimpiade di Melbourne perché il 20 ottobre 1956 sposò il dottor Gian Giacomo Corno.[6] Si laureò in Chimica industriale all'Università degli Studi di Padova.[7]
Iniziò precocemente a usare il fioretto, vincendo la sua prima gara a soli 14 anni e nel 1942 entrò nella finale dei campionati italiani. Dopo una pausa dedicata agli studi, durante la quale si laureò in chimica industriale, nel 1947 riprese il fioretto e nel 1952 ad Helsinki vinse l'oro olimpico, cogliendo anche l'ambiente della scherma di sorpresa.[8] Conquistò poi nel 1953 a Bruxelles il titolo mondiale e a Parigi nel 1957 il titolo mondiale a squadre.
Proseguì la carriera sportiva con diversi successi e ritirandosi poi nel 1964, divenendo commissario tecnico per il fioretto, incarico che mantenne fino ai Giochi di Monaco di Baviera 1972.[9][10]
In carriera ottenne i seguenti risultati:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 6332168850956867620003 · GND (DE) 1293558036 |
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