In questo articolo esploreremo nel dettaglio Shelley Winters, un argomento che ha suscitato l’interesse di varie persone in diverse parti del mondo. Shelley Winters non è solo un argomento rilevante oggi, ma ha anche una storia che risale a decenni fa. Man mano che avanziamo in questo articolo, capiremo come Shelley Winters si è evoluto nel tempo e quale è il suo impatto sulla società odierna. Inoltre, indagheremo le diverse prospettive e opinioni che esistono su Shelley Winters, permettendoci di avere una visione più ampia e completa di questo argomento. Senza dubbio Shelley Winters è un argomento affascinante che merita di essere approfondito, ed è per questo che nelle prossime righe ci addentreremo nel suo mondo per scoprirne tutti gli aspetti.
Nata da Jonas Schrift, un emigrante di fede ebraica, e da Rose Winter (nata nel Missouri ma anch'ella figlia di emigranti), Shelley Winters studiò recitazione all'Hollywood Studio Club, dividendo la propria stanza con un'altra debuttante destinata a diventare una grande celebrità: Marilyn Monroe. Attrice dalla carriera lunghissima sviluppata nell'arco di cinque decenni, si presentò sulle scene hollywoodiane poco più che ventenne, come vamp dalle chiome bionde, debuttando nel film Che donna! (1943) di Irving Cummings, ma avrebbe ottenuto il suo primo ruolo di un certo rilievo solo quattro anni dopo in Doppia vita (1947), diretta da George Cukor, e accanto a Ronald Colman.
Non semplice caratterista, ma interprete di ruoli di forte impegno, la Winters non smise mai di studiare e di esercitare il proprio talento. All'Actor's Studio, al fianco del grande attore e maestro Charles Laughton, perfezionò il proprio stile di recitazione con i classici di Shakespeare, divenendo poi insegnante a sua volta. Nel 1959 si aggiudicò il massimo riconoscimento dell'Academy, il premio Oscar alla miglior attrice non protagonista per Il diario di Anna Frank, ancora sotto la direzione di George Stevens. Consapevole delle proprie origini ebraiche, decise di donare la statuetta all'"Anna Frank Museum"; avrebbe riconquistato nuovamente l'Oscar nel 1966 per il film Incontro al Central Park (1965) di Guy Green, tratto da un romanzo di Elizabeth Kata. È stata la prima attrice a vincere due volte l'Oscar come migliore interprete non protagonista.
In omaggio alla sua carriera artistica e al suo impegno sociale portato avanti assieme ad altre personalità del mondo artistico e politico (la Winters fu amica della famiglia del defunto presidente John F. Kennedy e sostenitrice della causa di Martin Luther King), un gruppo musicale statunitense si è ispirato a lei per il proprio nome chiaramente allusivo: Shelley Winters Project[1]. Shelley Winters morì ad 85 anni il 14 gennaio 2006 al Rehabilitation Centre di Beverly Hills, ove era ricoverata dal 14 ottobre 2005 in seguito ad un infarto[2].
Vita privata
La sua personalità, per certi versi esplosiva, come donna e come attrice la portò spesso sulle prime pagine dei giornali, anche di quelli riservati strettamente al gossip sul mondo della celluloide. La sua stessa vita sentimentale, quanto mai articolata, è stata analizzata e descritta in modi spesso contraddittori, ma anche da lei stessa raccontata talvolta attraverso scritti autobiografici ricchi di particolari riguardo alle vicende dei suoi tre matrimoni – fra cui quello con gli attori Vittorio Gassman (da cui ebbe una figlia, Vittoria, diventata un noto medico) e Anthony Franciosa – e dei numerosi affari di cuore con personalità dello spettacolo come William Holden, Burt Lancaster e Marlon Brando. Con grande autoironia, ricordando le passate avventure, affermò in seguito: «Una volta ho girato un film in Inghilterra: faceva così freddo che stavo per sposarmi».
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Shelley Winters è stata doppiata da:
Lydia Simoneschi in Cocaina, Winchester '73, Ho amato un fuorilegge, La donna del porto, Un posto al sole, La frontiera indomita, Il mio uomo, Le giubbe rosse del Saskatchewan, Il grande coltello, Il diario di Anna Frank[3], Strategia di una rapina, Il giardino della violenza, Lolita, Tra moglie e marito, Incontro al Central Park, Alfie, Lo specchio della follia, Chi giace nella culla della zia Ruth?
Dhia Cristiani in La sete del potere, Mambo, La morte corre sul fiume, Il tesoro di Pancho Villa, Tutto finì alle sei, Detective's Story, Toccarlo... porta fortuna
Rosetta Calavetta in Violenza, Doppia vita, Il grande Gatsby, Telefonata a tre mogli, La più grande storia mai raccontata
Gabriella Genta in L'avventura del Poseidon, Il silenzio dei prosciutti, Dolly's Restaurant, Ritratto di signora
Solvejg D'Assunta in Stop a Greenwich Village, Il re degli zingari, Città in fiamme, Déjà Vu - Amore e morte
Miranda Bonansea in Il cane della sposa, Omicidio a circuito chiuso, Buona fortuna, Mr. Stone, Un lavoro da giurato
Rita Savagnone in Joe Bass l'implacabile, Buonasera, signora Campbell, L'inquilino del terzo piano
Isa Bellini in Tentacoli, Un borghese piccolo piccolo, Oltre il ponte di Brooklyn