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Megacolon tossico | |
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Specialità | gastroenterologia e chirurgia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 556.9 |
MeSH | D008532 |
MedlinePlus | 000248 |
eMedicine | 374048 e 181054 |
Il megacolon tossico è la complicanza più importante della rettocolite ulcerosa, una malattia infiammatoria cronica intestinale, caratterizzata da un'abnorme distensione del colon a causa del danneggiamento del plesso mioenterico di Auerbach. Con il danno dei plessi nervosi collocati nella parete dell'organo questo perde la coordinazione motoria con accumulo e ristagno di feci e metaboliti tossici, nonché aumento della flora microbica. Il colon in questa condizione patologica può raggiungere dimensioni considerevoli.
Come già specificato, il megacolon tossico è l'evoluzione di un quadro di rettocolite ulcerosa (2-13% dei casi di RCU) o, più raramente, della malattia di Crohn (2-6%). Nei paesi in via di sviluppo, è a volte complicanza di dissenteria bacillare o di colite pseudomembranosa. Le cause principali, sebbene non ancora ben note alla medicina, sembrano risiedere in una diffusione del processo infiammatorio a tutti gli strati della parete intestinale, oltre che in un calo della kaliemia e dei tassi di altri elettroliti presenti nel flusso ematico.
L'esordio può avvenire in maniera rapida o lenta ed è sempre accompagnato da diarrea ematica ingravescente, dolore addominale, nausea, vomito, tossicosi, febbre, tachicardia, disidratazione e possibile stato confusionale.
La diagnosi è prettamente radiologica, segnalata da un aumento del diametro del colon e spesso dalla presenza di aria libera nel peritoneo, derivata da una perforazione intestinale silente. È sempre sconsigliabile in questi casi l'utilizzo della colonscopia come mezzo di diagnosi, al fine di scongiurare la perforazione del viscere (la cui parete, a causa della patologia, è fragile), evento che potrebbe provocare uno pneumoperitoneo o peritonite.
Nelle prime 48 ore la terapia è esclusivamente medica. Anche in caso di miglioramento temporaneo, viene quasi sempre eseguita una colectomia totale, con un'ileostomia definitiva o, alternativamente, un'anastomosi ileo-rettale o ileo-anale con pouch.
Se il megacolon tossico si perfora, il quadro generale degenera in una peritonite. In questo caso la prognosi può essere infausta, con una mortalità che raggiunge il 30% dei casi.