Oggi, Edda in prosa è un argomento di grande rilevanza e interesse per un'ampia varietà di persone in diverse parti del mondo. L'impatto che Edda in prosa ha sulle nostre vite è innegabile, sia a livello personale, sociale, economico o politico. Fin dalla sua nascita, Edda in prosa è stato oggetto di studio, analisi e dibattito da parte di esperti in diversi ambiti, che cercano di comprenderne le implicazioni e le conseguenze. In questo articolo esploreremo da diverse prospettive il fenomeno Edda in prosa e la sua influenza sulla società attuale, al fine di far luce su questo argomento ampiamente discusso.
Edda | |
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Altri titoli | Edda in prosa, Edda di Snorri, Edda recente, Edda minore |
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Autore | Snorri Sturluson |
1ª ed. originale | XIII secolo |
Genere | manuale di poetica, mitografia |
Lingua originale | norreno |
Lo Edda in prosa o Edda di Snorri (conosciuto anche come Edda recente o Edda minore) è un manuale di letteratura scritto in lingua norrena dal dotto storico islandese Snorri Sturluson attorno al 1220.
Lo scopo di Snorri era di illustrare e tramandare la poesia norrena degli scaldi (poeti di corte islandesi), divenuta ormai vetusta al tempo della stesura del libro: l'autore ne spiega la metrica complessa, i giochi di parole, i kenningar, eccetera, e nel fare questo riporta come esempi molte storie della mitologia norrena, rendendo de facto il libro la più ampia raccolta esistente su questo tema[1].
L'origine della parola edda è incerta e dibattuta: potrebbe essere la corruzione di un qualche sconosciuto termine precedente, o un toponimo geografico, o rappresentare la parola "nonna" (come la nonna racconta storie ai nipoti, il libro racconta storie al lettore) o altro ancora[2][3].
Il titolo con cui essa è nota, Edda in prosa, serve a distinguerla da un altro componimento norreno di contenuto simile, in versi, ritrovato anonimo secoli dopo Snorri, e a cui fu dato il nome di Edda su imitazione dell'opera di Snorri: oggi esso è noto come Edda maggiore o Edda poetica.
L'Edda in prosa è composta da un prologo e tre parti:
L’opera è stata scritta in epoca cristiana da un cristiano. Nonostante ciò, lo scopo di Snorri è quello di non disperdere il patrimonio lirico e culturale del suo popolo. Parte della critica moderna imputa a Snorri di aver omesso o adattato quanto riusciva utile al suo scopo, modificando in modo irrecuperabile i miti che aveva deciso di tramandare. Inoltre è possibile che Snorri abbia attinto a fonti più antiche e "pure" di quelle che ci sono arrivate tramite la Edda poetica.
L'Edda di Snorri ci è stata tramandata in sette manoscritti principali, scritti all'incirca fra il XIV e il XVII secolo, quattro dei quali sono i principali essendo più o meno completi:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 183466141 · BAV 492/9919 · LCCN (EN) n79046503 · GND (DE) 4243926-7 · BNF (FR) cb179311929 (data) · J9U (EN, HE) 987007260638805171 |
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