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Il Gimlé (dal norreno " riparo dal fuoco") è, nella mitologia norrena, un santuario posto nel terzo cielo del frassino Yggdrasill, Víðbláinn. È descritto come un posto lucente, con il soffitto ricoperto di oro.
Gimlé, secondo quando riportato da Snorri Sturluson nella sua Edda in prosa, è il luogo in cui l'umanità si rifugerà dopo il Ragnarǫk, quando il mondo sarà distrutto dal fuoco. Questa sala, poiché tutta d'oro come Lýr, resisterà alle fiamme, da qui l'etimologia del termine.
La fonte di Snorri è questo passaggio della Vǫluspá, che parla di questa sala:
sólu fegra,
golli þakðan,
á Gimléi;
þar skulu dyggvar
dróttir byggva
ok of aldrdaga
ynðis njóta.»
del sole più bella,
d'oro ricoperta,
in Gimlé.
Schiere di giusti
lì abiteranno
ed eternamente
gioiranno felici.»
Il racconto di Snorri prosegue, e specifica come questa mitica sala sia la dimora degli elfi della luce, i Ljósálfar:
Talvolta un'altra stanza, Vingólf ("stanza degli amici" o "dimora di gioia"), viene detta essere simile a Gimlé[1].