Nell'articolo di oggi esploreremo l'affascinante mondo di Hliðskjálf, un argomento che ha catturato l'attenzione di esperti e hobbisti. Dalla sua origine fino al suo impatto sulla società contemporanea, Hliðskjálf ha giocato un ruolo fondamentale in diversi aspetti della vita quotidiana. Attraverso un'analisi dettagliata e approfondita, cercheremo di svelare le sue numerose sfaccettature e comprendere l'importanza che Hliðskjálf ha nel mondo di oggi. Preparati a intraprendere un viaggio alla scoperta mentre approfondiamo i misteri e le meraviglie che Hliðskjálf ha da offrire.
Nella mitologia norrena, il Hliðskjálf è l'alto trono di Odino, che lo rende capace di vedere in tutti i mondi. Esso si trova nel palazzo del padre e signore di tutti gli dèi, Válaskjálf.
Nei Grímnismál, Odino e Frigg siedono insieme sul Hliðskjálf quando guardano i loro figli adottivi Agnarr e Geirrøðr, uno che abita in una caverna con una gigantessa, mentre l'altro è un re. Allora la dea esprime al marito tutto il suo biasimo che Geirrøðr sia così inospitale e taccagno nei confronti degli ospiti, e il capo degli dèi allora interviene per sistemare la questione.
Negli Skírnismál, è Freyr che siede sul Hlidskjálf quando guarda nello Jǫtunheimr e vede la bellissima scrofa chiamata Gerðr, della quale si innamora a prima vista:
Nella Gylfaginning, Snorri Sturluson menziona l'alto trono in quattro differenti passi del poema. Nel primo frangente ne parla nella maniera seguente:
Proseguendo nell'opera, la descrizione di questo alto seggio appare più dettagliata:
La terza citazione del Hliðskjálf è fatto durante il racconto del corteggiamento di Gerðr, ripreso dallo Skírnismál:
Infine, l'ultima citazione fatta da Snorri Sturluson è fatta quando Odino usa l'alto seggio per scovare Loki, che era scappato in seguito agli avvenimenti inerenti alla morte di Baldr per mano del dio Höðr.