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Una scena di bevuta su una stele incisa a Gotland.
Il symbel (dall'antico inglese) o sumbel (dal norreno) era un importante rituale della tradizione germanica. Avveniva sempre al coperto, in una sala denominata "Sala dell'idromele" ed era caratterizzato da grandi bevute di birreale e idromele (da qui l'etimologia della stanza). Oltre alle bevute, questo rituale comportava discussioni e scambio dei doni, mentre il mangiare era specificatamente escluso.[1]
Bragarfull. Giuramento commemorativo alla memoria del padre, e di insediamento, di Sigvaldi Strut-Haraldsson, jarl di Scania, col quale giura di recarsi in Norvegia ed uccidere o cacciare Haakon Sigurdsson, Jarl di Lade. Illustrazione di Erik Werenskiold (1897).
Il Bragarfull, il "calice del migliore" o "calice del capo", era un rito solenne che si poteva tenere durante il Symbel. Esso consisteva nel recitare un giuramento seguito dalla bevuta da un apposito calice, talvolta esplicitamente descritto come un corno potorio ricavato da un corno di toro.
Il nome appare in una forma di cui potrebbe avere due significati. Brag "il migliore, il primo" potrebbe essere la radice. La forma bragafull (ma non bragarfull) potrebbe essere anche interpretata come calice di Bragi, riferendosi al dio della poesia Bragi.
Snorri Sturluson fornisce dettagli su tale rituale descrivendo la successione di Ingjaldr al trono di suo padre Anund:
«Era costume di quei tempi che, alla festa funeraria[2] per re o jarl, il suo erede rimanesse sul gradino di fronte al trono finché il bragarfull non veniva portato dentro; poi si sarebbe alzato e, di fronte al bragarfull, avrebbe fatto un giuramento solenne, per poi berne il contenuto. Al che si poteva sedere sul trono del padre ed entrare in pieno possesso dell'eredità dopo di lui. Così fu fatto in tale occasione. Quando fu l'ora del bragarfull, Ingjaldr si mise in piedi, accettò il largo corno di toro e fece il voto solenne di allagare il suo regno della metà verso tutte le quattro direzioni degli angoli della Terra, che indicò col suo corno, o morire nel tentativo, e poi bevve il contenuto del corno.»
Linguisticamente, il termine è derivato dall'alto tedesco*sumlan "banchetto", passando per *sm-lo-, "congregazione". Altre grafie note sono sumble, symle e l'islandesesumbl.
^Era d'uso effettuare una cerimonia commemorativa separatamente alla cerimonia di sepoltura, che consisteva essenzialmente nel bere alla memoria del defunto. Nel caso di re o jarl, fungeva anche da cerimonia di insediamento, con l'elenco dei propositi del nuovo sovrano o signore.