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Mario Socrate (Roma, 1920 – Roma, 27 marzo 2012) è stato un ispanista, poeta e romanziere italiano.
Figlio del noto pittore Carlo, è stato professore emerito alla Terza Università di Roma e tra i fondatori della rivista Città aperta.
Oltre a una notevole produzione come ispanista (Il linguaggio filosofico della poesia di Antonio Machado, presentazione di Cesare Segre, Padova, Marsilio, 1972; Il Riso Maggiore di Miguel de Cervantes, La Nuova Italia, 1997) e traduttore (Luis de Góngora, Poesie, Modena, Guanda, 1942; Federico García Lorca, Sonetti dell'amore oscuro: e altre poesie inedite, Milano, Garzanti, 1985) vanta un'intensa attività come poeta e romanziere.
Con la raccolta Punto di Vista (Milano, Garzanti, 1985) ha vinto il Premio Viareggio per la poesia.[1]
È stato anche autore di testi per canzoni (Ballo tondo del Vietnam; Noi lo chiamiamo Vietnam, musica di Fiorenzo Carpi) e attore in Il vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini.
È scomparso nel 2012 all'età di 92 anni[2].
La figlia Francesca è docente universitaria e scrittrice[3].
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