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Marco Giovannetti | ||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||||
Altezza | 189 cm | |||||||||||||||||||||
Ciclismo ![]() | ||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada | |||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1994 | |||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||
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Marco Giovannetti (Milano, 4 aprile 1962) è un ex ciclista su strada italiano. Nel 1984 fu campione olimpico nella cronometro a squadre; professionista dal 1985 al 1994, vinse la Vuelta a España 1990.
Lombardo di nascita (i genitori si erano trasferiti lì da poco) ma toscano di origini e residenza, crebbe ciclisticamente nella Montecarlo Ciclismo di Lucca.[1] Nelle categorie minori colse buoni risultati e vinse la medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Los Angeles 1984 nella cronometro a squadre con Marcello Bartalini, Eros Poli e Claudio Vandelli, successo che lo portò al passaggio al professionismo l'anno seguente.
Fra i professionisti colse non molte ma prestigiose vittorie. Nel 1990 s'impose, entrando in una fuga vantaggiosa sul Puerto de las Palomas nella tappa di Ubrique, con classe e fondo alla Vuelta a España, che lo vide alla fine prevalere, e in ogni tipo di terreno, sul favoritissimo -Pedro Delgado- resistendo al ritorno anche di altri avversari ; vinse la corsa a tappe iberica senza alcun successo di tappa. Nello stesso anno si piazzava terzo al Giro d'Italia, dietro a Gianni Bugno e Charly Mottet.
Al Giro d'Italia era giunto ottavo, vestendo la maglia bianca di miglior giovane, nel 1986; ancora: sesto nel 1987 e nel 1988; ancora ottavo nel 1989 e nel 1991 e quarto nel 1992, anno in cui coronò la sua partecipazione con una vittoria di tappa.
Di rilievo la conquista della maglia tricolore nel 1992, quando colse l'attimo mentre i più attesi protagonisti si marcavano strettamente a vicenda. Vestì per quattro volte la maglia azzurra ai mondiali su strada, e nel 1991 riuscì a concludere nella stessa stagione i tre "Grandi giri" (ottavo al Giro d'Italia, diciottesimo alla Vuelta a España e trentesimo al Tour de France).
Si ritirò dal ciclismo agonistico nel 1994.