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Lozzolo comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Roberto Sella (lista civica) dal 16-5-2011 |
Territorio | |
Coordinate | 45°38′N 8°19′E |
Altitudine | 320 m s.l.m. |
Superficie | 6,67 km² |
Abitanti | 758[1] (31-12-2024) |
Densità | 113,64 ab./km² |
Comuni confinanti | Gattinara, Roasio, Serravalle Sesia, Sostegno (BI), Villa del Bosco (BI) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 13045 |
Prefisso | 0163 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 002072 |
Cod. catastale | E711 |
Targa | VC |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 720 GG[3] |
Nome abitanti | lozzolesi |
Patrono | san Giorgio |
Giorno festivo | 23 aprile |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Lozzolo (Lòso in piemontese[4], localmente Lòsso ) è un comune italiano di 758 abitanti[1] della provincia di Vercelli in Piemonte.
Lozzolo, anticamente Loceno, ha origini prima dell’anno 1000. Collocato ai piedi delle prealpi iniziò il suo sviluppo socio-economico a partire dalla metà del secolo XIX.
Dagli inizi del ‘900 venne avviata un'importante attività estrattiva di caolino e feldspati che diedero un impulso all'economia locale. La tradizionale attività agricola, in modo particolare vitivinicola, ha sempre avuto un ruolo importante.
Tra i lozzolesi conosciuti merita di essere ricordato il pittore ed esperto d’arte Vittorio Avondo (1836-1910), il quale acquistò e restaurò il castello di Issogne (Valle d’Aosta) e lo donò poi allo Stato Italiano. Fu uno dei coordinatori alla progettazione della Rocca e Borgo medievale nel parco Valentino in Torino. Durante il suo soggiorno nel Castello di Lozzolo, lasciò evidenti segni della sua presenza e non mancò di essere munifico verso la comunità e la chiesa lozzolese.
Lo stemma comunale, concesso con decreto del presidente della Repubblica del 21 marzo 1997[5][6], si rappresenta d'azzurro, alla fede sostenente una croce latina di rosso, raggiante d'oro, accompagnata da due cornucopie, anch'esse d'oro, ricolme di frutti e di spighe e decussate in punta allo scudo. Il gonfalone è un drappo di bianco.
Abitanti censiti[7]