Oggi approfondiamo l'affascinante mondo di Máni, un argomento che ha catturato l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Che si tratti di una figura storica, di un fenomeno culturale o di una data importante, Máni ha lasciato un segno indelebile nella società moderna. In questo articolo esploreremo a fondo le varie sfaccettature di Máni, dalle sue origini fino al suo impatto oggi. Preparati a intraprendere un viaggio alla scoperta e alla conoscenza di Máni, un argomento che senza dubbio non smetterà mai di sorprenderti.
Máni, nella mitologia norrena, è il dio che guida il carro che trasporta la Luna, in contrapposizione alla sorella Sól che guidava il carro solare.
La leggenda narra che, poiché la sorella era stata data in sposa all'uomo chiamato Glenr, gli dèi si adirarono, costringendo i due fratelli a condurre rispettivamente i cavalli che trainano il Sole e la Luna per l'eternità. Due lupi inseguono i due fratelli, e quello che segue Máni è Hati, un lupo che anticamente era tutt'uno con un altro animale della stessa specie: Mánagarmr (letteralmente "cane della luna"[1]) che con lui condivide il suo destino di divorare Máni.
Máni ha due servitori, Bil e Hjúki, che porta con sé, come descrive accuratamente il Gylfaginning, la prima parte dell'Edda in prosa di Snorri Sturluson:
Era figlio del gigante Mundilfœri e di Glaur, come riportato nel Vafþrúðnismál 23:
Mundilfæri heitir,
hann er mána faðir
ok svá Sólar it sama;
himin hverfa
þau skolo hverjan dag
öldom at ártali.»
«Mundilfœri si chiama
colui che fu il padre della luna
e del sole ugualmente;
il cielo percorreranno
quei due ogni giorno
per segnare agli uomini il tempo.»»
Al tempo del Ragnarǫk, la fine del mondo, Máni sarà raggiunto e divorato da Hati.
Poiché Máni trainava il carro della Luna, la mitologia norrena spiega le eclissi di Luna come i momenti in cui Hati riusciva quasi ad afferrarlo, coprendo parte della luce lunare che arrivava sulla Terra.