L'argomento Muscolo bicipite brachiale è oggetto di interesse e dibattito da molto tempo. Dalle sue origini ai giorni nostri, Muscolo bicipite brachiale ha svolto un ruolo significativo in vari aspetti della società. Per comprendere meglio questo argomento è essenziale approfondire la sua storia, le sue implicazioni e il suo impatto in diversi contesti. In questo articolo verranno affrontate diverse prospettive su Muscolo bicipite brachiale, con lo scopo di offrire una visione completa che consenta ai lettori di acquisire una comprensione più completa e arricchente di questo argomento.
Bicipite brachiale | |
---|---|
![]() | |
Anatomia del Gray | (EN) Pagina 443 |
Nome latino | musculus biceps brachii |
Sistema | Sistema muscolare |
Localizzazione anatomica | braccio |
Origine | Tubercolo sopraglenoideo della scapola (capo lungo); apice del processo coracoideo della scapola (capo breve) |
Inserzione | tuberosità del radio |
Antagonista | muscolo tricipite brachiale |
Azioni | flessione gomito e prono-supinazione avambraccio |
Arteria | arteria brachiale |
Vena | Vene brachiali laterale e mediale |
Nervo | nervo muscolocutaneo (C5–C7) |
Identificatori | |
TA | A04.6.02.013 |
Il muscolo bicipite brachiale è il più grande muscolo anteriore del braccio, ed è il più superficiale del braccio. È un muscolo bicipite, cioè formato da due capi: un capo lungo e un capo breve. Il capo lungo origina dal tubercolo sovraglenoideo della scapola, mentre il capo breve origina dal margine mediale del processo coracoideo della scapola. I due capi si riuniscono a livello del terzo medio del braccio e si inseriscono dopo essersi riuniti con un robusto tendine a livello della tuberosità del radio.
Si tratta di un muscolo del braccio, localizzato nella loggia anteriore[1], assieme al muscolo brachiale e muscolo coracobrachiale; è antagonista del muscolo tricipite brachiale. Il bicipite brachiale è un muscolo biarticolare in quanto dalla scapola raggiunge il radio, superando due articolazioni, la scapolo-omerale e il complesso articolare del gomito.
Ha diversi ruoli. A origine fissa:
A inserzione fissa, il capo lungo del bicipite:
Capo breve
Capo lungo
I due capi del bicipite brachiale sono detti lungo e breve.
Origine: tubercolo sopraglenoideo della scapola.
Decorso: all'interno della capsula articolare della spalla, con un lungo tendine che viene avvolto da una guaina formata dalla membrana sinoviale che lo esclude dalla cavità articolare. Il tendine del capo lungo si porta sulla testa dell'omero e decorre poi nel solco bicipitale (intertubercolare), la guaina sinoviale che lo avvolge lo segue fino a questo livello e poi termina. A livello del solco intertubercolare esso è tenuto in sede dal legamento trasverso dell'omero .[2]
Inserzione: tuberosità del radio. Dal margine mediale del tendine di inserzione si stacca una lamina, il lacerto fibroso, che si fonde con la fascia antibrachiale.[3]
Origine: apice del processo coracoideo della scapola con un tendine vicino a quello del muscolo coracobrachiale.[3]
Il muscolo bicipite è, assieme al deltoide che vi si trova lateralmente e posteriormente, uno dei muscoli più superficiali della loggia anteriore del braccio. È in rapporto profondamente in senso cranio caudale con i muscoli coracobrachiale, brachiale e brachioradiale; la faccia profonda è in rapporto col nervo muscolocutaneo; contribuisce a delimitare l'interstizio in cui decorre il fascio vascolonervoso del braccio. Delimita il rilievo centrale della regione anteriore del gomito e delimita il solco laterale e mediale del braccio in cui decorrono rispettivamente la vena cefalica e la vena basilica Inserzione: tuberosità del radio.
Il muscolo risulta vascolarizzato dall'arteria brachiale, ramo terminale dell'arteria ascellare; per quanto concerne il ritorno venoso fa capo alle due vene brachiale laterale e mediale. L'innervazione è data dal nervo muscolocutaneo ramo terminale del plesso brachiale che origina dal tronco secondario laterale dello stesso e si porta nella loggia anteriore del braccio perforando a pieno spessore il muscolo coracobrachiale.[4]
L'azione generale del bicipite è quella di flettere l'avambraccio sul braccio, e flettere il braccio sulla spalla. Ha inoltre il compito di supinare il palmo della mano durante la flessione dell'avambraccio grazie al ruolo. Partecipa debolmente all'extrarotazione del braccio. I capi specifici del bicipite brachiale hanno inoltre alcuni compiti diversificati: