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Gli Alaudidi sono passeriformi canori di piccole-medie dimensioni; la lunghezza varia dai 12 ai 25 centimetri, mentre il peso va dai 15 ai 75 grammi.[2] Il piumaggio è di solito bruno striato, con macchie vistose bianche o nere in alcune specie. Questa colorazione spenta permette loro di mimetizzarsi a terra, soprattutto nel periodo riproduttivo.[2] Come altri uccelli terricoli, molte specie di Alaudidi hanno lunghi artigli posteriori che donano loro stabilità quando si posano. Il tarso è rivestito di una sola serie di scudetti sul retro (a causa di ciò risulta arrotondato), mentre tutti gli altri uccelli canori, come le pispole, ne hanno due.[3]
Biologia
Sono uccelli molto legati al terreno dove nidificano; preferiscono in genere ambienti spogli ed aperti.
Voce
Gli Alaudidi hanno richiami più elaborati rispetto a molti altri uccelli, e spesso vengono usati durante il volo. Con essi, i maschi difendono il territorio di nidificazione e attraggono le femmine.
Le loro melodie sono state spesso fonte di ispirazione per poeti, letterati e musicisti.[2]
Alimentazione
Si nutrono di semi e insetti. Sebbene gli adulti della gran parte delle specie si cibino prevalentemente di semi, tutte le specie nutrono i pulcini con insetti per almeno una settimana dalla schiusa. Molte specie scavano col becco alla ricerca del cibo. Alcune hanno un becco robusto che serve per rompere i semi, altre invece hanno un becco lungo e curvo verso il basso adatto a scavare.[2]
Riproduzione
La maggior parte degli Alaudidi costruisce un nido a coppa sul terreno con erba secca, ma in alcune specie il nido è più complesso, in parte a forma di cupola. Specie che nidificano nel deserto costruiscono il proprio nido molto in basso tra i cespugli, forse per permettere una maggiore circolazione d'aria. Le femmine depongono in genere dalle 2 (specie delle regioni più aride) alle 6 (specie delle regioni temperate) uova maculate. L'incubazione varia dagli 11 ai 16 giorni.[2] Gli Alaudidi sono gli unici uccelli passeriformi che perdono tutte le penne durante la prima muta. Questo avviene a causa della bassa qualità delle penne dei pulcini che, tuttavia, in quel periodo possono passare ad una dieta basata sui semi, il che permette un lavoro minore da parte dei genitori.[2]
^ab(EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Alaudidae, in IOC World Bird Names (ver 14.2), International Ornithologists’ Union, 2024. URL consultato il 6 novembre 2014.
^ Sibley C.G. & Ahlquist J.E., Phylogeny and Classification of Birds. A Study in Molecular Evolution, New Haven and London, Yale University Press, 1990.