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Sojuz 2 (2.1a / 2.1b / 2.1v) | |
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Informazioni | |
Funzione | Vettore medio |
Produttore | RKC Progress e Chemical Automatics Design Bureau[1] |
Nazione di origine | ![]() |
Costo per lancio | US$ 80 million (Arianespace)[2], US$ 35-48,5 million (Roscosmos)[3][4] |
Dimensioni | |
Altezza | 46,3 m[5] |
Diametro | 2,95 m |
Massa | 312,000 kg[5] |
Stadi | 2 o 3 |
Capacità | |
Carico utile verso orbita terrestre bassa | 2.1a: 7 020 kg 2.1b: 8 200 kg[5] |
Carico utile verso orbita di trasferimento geostazionaria | ST-A: 2 810 kg ST-B: 3 250 kg[6] |
Cronologia dei lanci | |
Stato | In attività |
Basi di lancio | Bajkonur, Site 31/6 Pleseck, Site 43 Kourou, ELS Vostočnyj, Site 1S |
Lanci totali | 104 (2.1a: 45, 2.1b: 53, 2.1v: 6) |
Successi | 97 (2.1a: 42, 2.1b: 50, 2.1v: 5) |
Fallimenti | 4 (2.1a: 2, 2.1b: 2) |
Fallimenti parziali | 3 (2.1a: 1, 2.1b: 1, 2.1v: 1) |
Volo inaugurale | 2.1a: 8 novembre 2004 2.1b: 27 dicembre 2006 2.1v: 28 dicembre 2013 |
Carichi notevoli | COROT Galileo GLONASS Progress Sojuz |
Razzi ausiliari (stadio 0) - Block-B, V, G, D[7] | |
Nº razzi ausiliari | 4 |
Propulsori | RD-107A |
Spinta | s.l.m: 839,48 kN vuoto: 1 019,93 kN |
Impulso specifico | s.l.m: 263,3 s vuoto: 320,2 s |
Tempo di accensione | 118 s |
Propellente | LOX / RG-1 |
1º stadio – Block-A[7] | |
Propulsori | RD-108A |
Spinta | s.l.m: 792,41 kN vuoto: 921,86 kN |
Impulso specifico | s.l.m: 257,7 s vuoto: 320,6 s |
Tempo di accensione | 286 s |
Propellente | LOX / RG-1 |
2º stadio – Block-I | |
Propulsori | 2.1a / STA: RD-0110 2.1b / STB: RD-0124 |
Spinta | RD-0110: 298 kN RD-0124: 294,3 kN |
Impulso specifico | RD-0110: 326 s RD-0124: 359 s |
Tempo di accensione | 270 s |
Propellente | LOX / RG-1 |
2º stadio – Fregat / Fregat-M / Fregat-MT[8] | |
Propulsori | S5.92 |
Spinta | 19,85 kN |
Impulso specifico | 1100 s |
Tempo di accensione | 270 s |
Propellente | N2O4 / UDMH |
2º stadio – Volga[9] | |
Propulsori | 17D64[10] |
Spinta | 2,94 kN |
Impulso specifico | 307 s |
Tempo di accensione | 270 s |
Propellente | N2O4 / UDMH |
La Sojuz 2 è la versione del XXI secolo del lanciatore russo Sojuz. Nella sua forma di base, è un lanciatore per l'immissione di carichi utili in orbita terrestre bassa. Venne lanciato per la prima volta nel 2004 dalla rampa di lancio 43 del Cosmodromo di Pleseck (suborbitale) e nel 2006 dalla rampa di lancio 31 del Cosmodromo di Bajkonur (orbitale), complessi di lancio condivisi con i precedenti lanciatori derivati da R-7, tra cui Sojuz U e Molnija. La Sojuz 2 ha sostituito i lanciatori Molnija-M, Sojuz U e Sojuz FG rispettivamente nel 2010, 2017 e 2019.[11][12][13]
La Sojuz 2, rispetto alle versioni precedenti del Sojuz, ha i booster e gli altri due stadi che presentano motori potenziati con sistemi di inserimento in orbita migliorati. I sistemi di controllo di volo digitale e di telemetria consentono al vettore di essere lanciato da una piattaforma di lancio fissa, mentre le piattaforme di lancio per i lanciatori Sojuz precedenti dovevano essere ruotate in quanto il lanciatore non poteva cambiare la sua direzione in volo. La Sojuz 2 vola spesso con uno stadio superiore, che gli permette di portare carichi in orbite più alte, come orbite Molnija e geosincrone. Lo stadio superiore è dotato di sistemi di controllo di volo e telemetria indipendenti da quelli utilizzati nel resto del lanciatore. Il Fregat prodotto da NPO Lavochkin è lo stadio superiore più comunemente usato. I voli commerciali Sojuz 2 sono sotto contratto con Starsem e vengono lanciati dalla rampa 31 di Bajkonur e dalla Ensemble de Lancement Soyouz del Centre spatial guyanais (CSG) sulla costa settentrionale dell'America del sud. La Sojuz 2 versione ST-B può portare in orbita 3250 kg in orbita geostazionaria da questo sito equatoriale.[6]
Nel 2016 il Cosmodromo Vostočnyj ha iniziato a operare anche i voli Sojuz 2, dalla sua prima rampa di lancio chiamata rampa 1S.
RKC Progress ha interrotto la produzione di Sojuz U nell'aprile 2015; il volo finale ha avuto luogo il 22 febbraio 2017, portando il veicolo cargo Progress MS-05 in orbita verso la Stazione spaziale internazionale. Secondo i funzionari CNES intervistati nel maggio 2018, i lanci del lanciatore Sojuz dalla CSG potrebbero essere sostituiti dalla versione media di Ariane 6 A62 nel 2021.[14]
La famiglia Sojuz 2 comprende le varianti 2.1a, 2.1b e 2.1v. Le prime due sono miglioramenti del lanciatore Sojuz U mentre l'ultima è una versione "leggera" senza booster laterali. Quando viene lanciata dal CSG, la Sojuz 2 è sempre accoppiata con la carenatura di tipo ST; questa versione è chiamata Sojuz ST o Sojuz STK.
La versione 2.1a include la conversione dal sistema di controllo di volo analogico a quello digitale e motori potenziati sui booster e il primo stadio con sistemi di inserimento in orbita migliorati. I nuovi sistemi digitali di controllo del volo e di telemetria consentono al vettore di essere lanciato da una rampa di lancio fissa anziché angolata e di regolare la sua direzione in volo. Il sistema di controllo digitale consente anche il lancio di satelliti commerciali più grandi con carenature più grandi come quelle di tipo ST. Queste carenature introdurrebbero troppa instabilità aerodinamica per il vecchio sistema analogico da gestire. Questo stadio continua a utilizzare il motore RD-0110.
La versione 2.1a/ST è talvolta chiamata Sojuz ST-A. Il primo lancio, avvenuto dalla CGS il 17 dicembre 2011 per portare in orbita i satelliti Pléiades-HR 1A, SSOT e ELISA, è stato un successo.
La versione 2.1b è dotato di un motore aggiornato (RD-0124) con prestazioni migliorate al secondo stadio. Il primo lancio ha avuto luogo dalla rampa di lancio 33 del Cosmodromo di Pleseck il 26 luglio 2008 con un carico utile militare classificato.[15]
La versione 2.1b/ST è talvolta chiamata Sojuz ST-B. Il primo lancio, dal GCS il 21 ottobre 2011 con a bordo i primi due satelliti Galileo IOV, è stato un successo.
Il primo lanciatore della versione 2.1v è stato terminato nel 2009. Si tratta di una versione "leggera" della Sojuz 2 senza i booster laterali (Block B, V, G e D). Il motore del Block A è stato sostituito dal più potente NK-33-1, a sua volta sostituito con il RD-193. La nuova versione del lanciatore è stata in grado di portare fino a 2,8 tonnellate in orbita terrestre bassa.[16]
Le versioni Sojuz 2.1a/1b lanciate dal Cosmodromo Vostočnyj e dal Centre spatial guyanais hanno ricevuto una serie di modifiche rispetto alle unità precedenti. Alcuni di questi potrebbero essere successivamente implementati su tutte le Sojuz 2, mentre alcuni sono requisiti specifici.
Le modifiche per la versione del Centre spatial guyanais (CSG) includono:
Le modifiche per la versione del Cosmodromo di Vostočnyj includono:[18]
Il 1º ottobre 2015 è stato annunciato che delle parti del complesso di assemblaggio per la Sojuz 2 al Cosmodromo di Vostočnyj erano state modificate. Esse però erano troppo piccole e avrebbero potuto ritardare il lancio inizialmente previsto nel dicembre 2015.[22] Il primo lancio è avvenuto il 28 aprile 2016 alle 02:01:21 UTC.[23]
L'8 novembre 2004, alle 18:30 UTC, il primo lanciatore Sojuz 2, nella configurazione Sojuz 2.1a, è stato lanciato dal Cosmodromo di Pleseck in Russia. Il lanciatore seguì una traiettoria suborbitale, con il terzo stadio e il carico utile boilerplate che rientrarono nell'Oceano Pacifico.
Il primo tentativo di lanciare una Sojuz 2 in orbita, con il satellite MetOp-A, avvenne il 17 luglio 2006. È stato annullato due ore prima del lancio dalla sequenza automatica, dopo che il computer di bordo non è riuscito a controllare l'azimut di lancio. Il lanciatore è stato lasciato carico di propellenti sulla rampa di lancio, per il successivo tentativo il giorno successivo. Infine il lancio ha avuto luogo il 19 ottobre.
Il primo lancio con equipaggio del Sojuz 2 versione 2.1a, ha avuto luogo il 9 aprile 2020, portando la Sojuz MS-16 alla ISS.