Il nome di Palazzo Pignano risuona nella mente di molti, sia per il suo impatto sulla società, sia per la sua rilevanza nel mondo di oggi o semplicemente per la sua eredità storica. Palazzo Pignano è stato oggetto di dibattito, studio e ammirazione nel corso degli anni e la sua influenza ha trasceso confini e generazioni. In questo articolo esploreremo diversi aspetti di Palazzo Pignano, dalla sua origine al suo impatto oggi, compresi i suoi risultati, le controversie e l'eredità che ha lasciato nella società. Attraverso un'analisi dettagliata, scopriremo l'importanza di Palazzo Pignano e il suo ruolo nel campo in cui opera, offrendo una prospettiva completa che ci consente di comprendere meglio la sua rilevanza nel mondo di oggi.
Palazzo Pignano comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Giuseppe Dossena[1] (Lega Nord) dal 4-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 45°23′22.59″N 9°34′21.71″E |
Altitudine | 82 m s.l.m. |
Superficie | 8,82 km² |
Abitanti | 3 816[2] (31-12-2024) |
Densità | 432,65 ab./km² |
Frazioni | Cascine Capri, Cascine Gandini, Scannabue |
Comuni confinanti | Monte Cremasco, Pandino, Torlino Vimercati, Trescore Cremasco, Vaiano Cremasco |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 26020 |
Prefisso | 0373 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 019066 |
Cod. catastale | G260 |
Targa | CR |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 557 GG[4] |
Nome abitanti | pignanesi |
Patrono | san Martino di Tours |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Palazzo Pignano (Palàs Pignà in dialetto cremasco) è un comune italiano di 3 816 abitanti[2] della provincia di Cremona, in Lombardia. Fa parte del territorio del Cremasco.
Il comune è famoso per i resti archeologici di origine protoromanica. Patrono di Palazzo Pignano è san Martino da Tours (festeggiato l'11 novembre) e san Rocco (festeggiato il 16 agosto).
Palazzo è un centro abitato di antica origine, da sempre appartenente al territorio cremasco. Scavi archeologici evidenziano come già nel V secolo d.C. Palazzo fosse una località abitata. L'origine forse è ancora più antica e risala alla città romana di Parasso, insediamento cristiano del IV secolo. Da qui una possibile origine etimologica del nome.
Palazzo compare in un documento dell'anno Mille relativo alla donazione effettuata dal vescovo di Piacenza Sigfrido al monastero di San Savino. La sua storia è marcata da due distruzioni: la prima intorno al 951 e la seconda verso la metà dell'XI secolo. Viene riedificata nel 1155. Nel XII secolo fu possesso del Comune di Crema, che la cedette in feudo a Signori locali[quali?] nei secoli seguenti. Intorno alla metà del Quattrocento passò, come il territorio circostante, sotto la dominazione veneziana, che si protrasse fino al 1797.
In età napoleonica (1809-16) Palazzo fu frazione di Scannabue, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
Nel 1862 il comune assunse la denominazione di Palazzo Pugnano[5], mutata dopo un solo anno in Palazzo Pignano[6].
Nel 1929 al comune di Palazzo Pignano vennero aggregati i soppressi comuni di Cascine Gandini e Scannabue[7].
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 23 novembre 1964.[8]
La mitra e il pastorale sono simboli episcopali, perché il territorio dell'attuale comune era soggetto al vescovo-conte di Crema. Nella seconda partizione è raffigurata la torre del “palazzo” o villa dei conti Marazzi, nota come Villa San Giovanni nella frazione di Scannabue.[9]
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.
La Pieve di Palazzo Pignano, risalente al IV secolo, sorge sotto la chiesa principale del paese.
Il parco del Tormo si estende per una superficie di 360 ettari sul territorio comunale.
Abitanti censiti[10]
Al 31 dicembre 2020 i cittadini stranieri sono 318. Le comunità nazionali numericamente significative sono[11]:
Il territorio comunale comprende, oltre al capoluogo, le frazioni di Cascine Capri, Cascine Gandini e Scannabue.
Il territorio è attraversato dalle seguenti strade provinciali:
Elenco dei sindaci dal 1985 ad oggi[13]:
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1985 | 1990 | Vincenzo Poletti | Democrazia Cristiana | sindaco | |
1990 | 1995 | Vincenzo Poletti | Democrazia Cristiana | sindaco | |
1995 | 1996 | Antonio Riccardi | sinistra | sindaco | [14][15] |
1996 | 1996 | Alessandra Nigro | - | commissario prefettizio | [16] |
1996 | 1996 | Alessandra Nigro | - | commissario straordinario | [17] |
1996 | 2001 | Pierangelo Mandotti | centro | sindaco | |
2001 | 2006 | Pierangelo Mandotti | centro | sindaco | |
2006 | 2011 | Antonio Ginelli | lista civica | sindaco | |
2011 | 2016 | Rosolino Bertoni | Lega Nord | sindaco | |
2016 | 2021 | Rosolino Bertoni | Lega Nord | sindaco | |
2021 | in carica | Giuseppe Dossena | Lega Nord | sindaco |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 236179405 |
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