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Le spie vengono dal semifreddo | |
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Paese di produzione | Italia, USA |
Anno | 1966 |
Durata | 82 min. |
Genere | comico, fantascienza |
Regia | Mario Bava |
Soggetto | Fulvio Lucisano |
Sceneggiatura | Castellano e Pipolo |
Produttore | Fulvio Lucisano |
Fotografia | Silvio Fraschetti |
Montaggio | Frederick Muller |
Musiche | Lallo Gori |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Le spie vengono dal semifreddo è un film del 1966 diretto da Mario Bava.
Il Dottor Goldfoot ha intenzione di provocare un conflitto internazionale tra gli USA e l'URSS. Per fare ciò, si servirà di un esercito di automi. Sono le "ragazze-esplosive", robot sensuali capaci di auto-distruggersi. Ad impedire questa follia, saranno Franco e Ciccio, due maldestri addetti di un albergo, desiderosi di diventare spie.
Fulvio Lucisano, dopo il successo di Due mafiosi contro Goldginger, decise di scrivere una storia per il duo comico siciliano, avvalendosi di una co-produzione internazionale. Si tratta del sequel di Dr. Goldfoot e il nostro agente 00¼.
Esistono due versioni in circolazione: quella italiana, che ha più scene con Franco e Ciccio, e quella americana, invece, che punta su Vincent Price.
Mario Bava non era interessato al progetto ma fu costretto a parteciparvi perché era sotto contratto con Lucisano.[3]
Gli interni sono stati ricreati negli studi di Cinecittà. La maggior parte delle scene sono ambientate a Roma.[4]
È il terzo film di Laura Antonelli avendo prima partecipato al film Il magnifico cornuto, regia di Antonio Pietrangeli (1964) e Le sedicenni, regia di Luigi Petrini (1965)
Negli Stati Uniti il film è conosciuto col titolo Dr. Goldfoot and the Girl Bombs.
Paolo Mereghetti, nel suo dizionario omonimo, lo considera una «goffa parodia dei film di 007 girata in economia».[5]
La rivista FilmTv recensisce la pellicola come «una farsa infantile e simpatica».[6]