Nel mondo di oggi, Guardia Lombardi ha acquisito grande rilevanza in diverse aree. Sia a livello personale, professionale o sociale, Guardia Lombardi è diventato un argomento di costante interesse e dibattito. Le opinioni in merito sono varie e spesso polarizzate, il che dimostra l’importanza e la complessità della questione. In questo articolo esploreremo diversi aspetti legati a Guardia Lombardi, analizzandone l'impatto, le implicazioni e le possibili soluzioni per affrontarlo in modo efficace. Indipendentemente dalla prospettiva che abbiamo su Guardia Lombardi, è fondamentale comprenderne la portata e i possibili modi per gestirlo.
Guardia Lombardi comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Francescantonio Siconolfi (lista civica Guardia futura) dal 4-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 40°57′17″N 15°12′35″E |
Altitudine | 998 m s.l.m. |
Superficie | 55,87 km² |
Abitanti | 1 457[1] (31-12-2024) |
Densità | 26,08 ab./km² |
Frazioni | Carmasciano, Fiumara, Forche, Fossi, Frassino, Lagoni, Lazzare, Melio, Papaloia, Paschi, Piani, Piano d'Occhio, Pietri, Santa Maria dei Manganelli, Sasso di sopra, Sasso di sotto, Taverne |
Comuni confinanti | Andretta, Bisaccia, Carife, Frigento, Morra De Sanctis, Rocca San Felice, Sant'Angelo dei Lombardi, Vallata |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 83040 |
Prefisso | 0827 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 064040 |
Cod. catastale | E245 |
Targa | AV |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 686 GG[3] |
Nome abitanti | guardiesi |
Patrono | san Leone IX |
Giorno festivo | 19 aprile |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Guardia Lombardi (IPA: ; La Uàrdia in dialetto irpino; IPA: ) è un comune italiano di 1 457 abitanti[1] della provincia di Avellino in Campania.
Situato a 998 metri s.l.m. con un territorio compreso tra i 433 (Valle dell'Ufita) e i 1.024 (Monte Cerreto) metri s.l.m., è il secondo comune più alto della Campania, dopo Trevico.[4] Il paese si estende su una superficie di 55,61 km², ed ha una densità di 28,75 abitanti per km².[5] Il territorio fa parte della Comunità montana Alta Irpinia. I comuni confinanti sono Andretta, Bisaccia, Carife, Frigento, Morra De Sanctis, Rocca San Felice, Sant'Angelo dei Lombardi, Vallata.
È uno dei paesi colpiti dal violento terremoto dell'Irpinia del 23 novembre 1980.[6]
Posizionato in affaccio fra la valle dell'Ufita e la valle dell'Ofanto, a nord del monte Cerreto, nell'Irpinia orientale, è circondato da boschi e campagne verdi caratterizzate dalla presenza delle tipiche costruzioni rurali.
Dal campanile della Chiesa Madre e dal monte Cerreto (a pochi metri dalla centrale piazza Vittoria) è possibile scorgere 4 delle 20 regioni italiane (Basilicata, Campania, Molise, Puglia) nonché il mar Adriatico nelle giornate più limpide.
Il territorio è ricco di fontane e sorgenti. Una delle più importanti dà origine al fiume Frédane, affluente del Calore Irpino.
Il territorio comunale di Guardia Lombardi è parte del distretto sismico dell'Irpinia. In occasione del terremoto del 1980 vi furono, nel solo comune di Guardia, 2201 senzatetto (pari al 73% della popolazione dell'epoca) oltre a 17 feriti[7].
Secondo la classificazione dei climi di Köppen, Guardia appartiene alla fascia Csa, ossia al clima temperato delle medie latitudini, tuttavia il suo clima risente dell'altitudine e della posizione orografica. In particolare, l'inverno è piuttosto rigido con frequenti piogge e abbondanti nevicate, spesso causa di disagi che talvolta rendono il paese isolato. La temperatura scende spesso sotto lo zero tra i mesi di novembre e aprile, con punte minime che possono toccare anche i -10 gradi. Nel periodo autunnale sono piuttosto frequenti le nebbie. L'estate risulta abbastanza mite e secca, con punte massime che superano raramente i 30 gradi.
Il nome del comune viene fatto risalire dal termine “guarda, garda” che entra nella composizione di molti toponimi. Esso allude all'esistenza di un posto di guardia; poi viene attribuito anche ad una località posta in un sito sopraelevato rispetto al territorio circostante, caratteristica orografica del centro.[9] La parola deriva dalla voce germanica “warda”, di analogo significato ed attribuibile forse ai Longobardi, per quanto sia probabilmente una formazione gotica.
Una delle prime denominazioni del comune è infatti la latino-medievale Guardia Lombardorum[10] che successivamente mutò in Guardiae de Lombardis (1100-1300)[11], Guardia Longobardorum (1301)[10], Guardialombarda (1400-1600)[12], Guardia Lombarda (1600-1800)[13], Guardia dei Lombardi (prima metà del 1900) e infine Guardia Lombardi. In passato si riteneva che l'etnonimo "Lombardi" fosse comunque riferito ai Longobardi di età alto-medievale, ma oggigiorno si ritiene più probabile che fosse invece riferito a gruppi sopraggiunti in epoca normanna dalla regione storica della Lombardia (così avvenne per i gallo-italici di Basilicata stanziati poco più a sud)[10].
In base agli studi sulle distanze condotti incrociando la Tavola Peutingeriana, l'Itinerario Antonino e i documenti riguardanti la Via Appia Antica, è stato possibile congetturare che in zona dovesse esistere una mansio (stazione di cambio dei cavalli) denominata sub Romula[14], la cui localizzazione è però incerta[15]. Secondo certe ipotesi tale mansio traeva il proprio nome da Romulea, un'opulenta città sannitica espugnata e saccheggiata nel 293 a.C. dal console Publio Decio Mure o, secondo un'altra fonte annalistica, dal console Volunnio, e mai più ricostruita[16]. Studi più recenti, come quelli degli studiosi Salmon (sulla base di scavi archeologici) e Werner Johannowsky, ipotizzerebbero che Romulea possa corrispondere all'area archeologica di Carife.[17][18] In tal caso non sarebbe da escludere che la mansio sub Romula sorgesse a Piano d'Occhio[19], frazione di Guardia a ridosso del fiume Ufita geograficamente più vicina a Carife, ove sono stati rinvenuti i resti di una villa romana.[20]
Per quanto la conformazione orografica di vedetta del sito su cui sorge Guardia lasci immaginare che già i Sanniti (tribù degli Irpini) avessero pensato di edificarlo, soprattutto nel periodo delle guerre sannitiche contro la Repubblica romana (343-290 a.C.), non si hanno tracce concrete di un insediamento così datato, come del resto nemmeno successivamente in età repubblicana e in età imperiale. Dopo la Caduta dell'Impero romano d'Occidente (476), nel periodo di raccordo tra l'epoca antica e il Medioevo definito Tarda antichità, l'Italia intera subì devastazioni da parte dei popoli barbari i quali, venuti dal nord Europa, sconvolsero le terre d'Irpinia portando squallore e miseria. I Longobardi si stabilirono a Benevento facendone la capitale di un vasto ducato comprendente buona parte del mezzogiorno continentale. Fu in quel periodo, tra il 571 (arrivo dei Longobardi a Benevento con Zottone) e il 591, che essi fondarono Guardia[21], intuendo nelle caratteristiche geo-morfologiche e orografiche del territorio la possibilità di dare origine ad un efficace posto di avanguardia e difesa.
I Longobardi, primo popolo barbaro a convertirsi al Cattolicesimo, costituirono delle roccaforti che si rivelarono di vitale importanza per respingere la minaccia araba. Guardia divenne un centro di vitale importanza grazie alla sua posizione: il paese getta lo sguardo sia sull'antica terra saracena che sulla Via Appia Antica che collegava Roma con Brindisi. Fu così che nel 591 i Longobardi, portando a compimento la conquista dell'Irpinia, crearono il Gastaldato di Conza, loro circoscrizione amministrativa. Di esso venne a far parte Guardia, nel bel mezzo della Langobardia Minor, dal momento in cui vi edificarono il Castello per esigenze difensive, in posizione elevata come vedetta, a protezione di Benevento con la funzione di respingere eventuali eserciti provenienti dall'Oriente.[22] Dopo il 774 (caduta di Desiderio per opera di Carlo Magno) il Ducato di Spoleto cadde immediatamente in mano franca, mentre Arechi II assunse il titolo di Principe. Guardia rimase dunque longobarda fino all'arrivo dei Normanni nel 1076.
I Normanni, guidati da Roberto d'Altavilla detto il Guiscardo (l'Astuto), conquistarono tra il 1076 e il 1079 l'intero Gastaldato di Conza. L'ultimo Gastaldo di Conza, Guido, zio di Gisulfo II di Salerno, oppose invano resistenza. Sotto i Normanni Guardia divenne un feudo governato da un feudatario. I feudatari vincolavano al feudo i contadini, che venivano venduti insieme al feudo (i cosiddetti servi della gleba). Vi erano due tipi di patti agrari tra feudatario e contadino:
A Guardia veniva praticato il pastinato. Esso fece sì che il castello di Guardia divenisse un centro di popolamento intorno al quale sorsero nuove abitazioni, favorendo tra l'altro la diffusione della piccola proprietà contadina.
I Normanni in genere non alterarono le circoscrizioni longobarde preesistenti e permisero ai feudatari che facevano voto di sottomissione di mantenere il possesso dei loro feudi. Tuttavia in molti casi distrussero i castelli e confiscarono le terre demaniali e di coloro che si erano opposti alla loro trionfale avanzata. Quest'ultimo fu il caso di Guardia: nel 1133 il paese fu distrutto da Ruggero II di Sicilia, detto anche Ruggero il Normanno. Una volta ricostruito, diventò possedimento dei Balvano.[23] In seguito al matrimonio tra la regina dei Normanni Costanza d'Altavilla (figlia postuma di Ruggero II) e l'imperatore Enrico VI le corone di Sicilia e del Sacro Romano Impero vennero unificate nelle mani di un solo Imperatore, il figlio Federico II di Svevia.
Federico II, uomo straordinariamente colto ed energico, ebbe il merito di diffondere arte e cultura, fondando anche la Scuola siciliana. Nel 1250, anno della sua morte, soggiornò nel castello della vicina Bisaccia, dove soleva recarsi per le sue battute di caccia al falcone sul monte Formicoso, al confine con Guardia, da lui ribattezzato Montesano.[24] Il suo successore fu il figlio Manfredi, che divenne Principe di Taranto e luogotenente del regno di Sicilia, finché non fosse giunto l'erede legittimo, il fratellastro di Manfredi, Corrado IV, che in quel momento era impegnato in Germania. Ereditò una situazione difficile: il Papato continuava a non vedere di buon occhio l'insediamento della casa imperiale di Svevia nel regno di Sicilia, e occupò il regno con un esercito, considerando quel territorio come proprio vassallo. Manfredi, non ritenendosi sicuro di fronte al papa, fuggì in Puglia, a Lucera, ove si trovava la truppa della colonia saracena ivi stanziata da Federico II. Una volta assicuratasi la loro fedeltà, poté arruolare un ingente esercito e muovere guerra all'esercito pontificio, che sconfisse presso Foggia. Il 30 ottobre 1254 combatté, con l'appoggio di migliaia di arcieri saraceni, nella Battaglia di Guardia Lombardi[25], appartenente alla Contea di Andria, fino ad allora di proprietà del marchese Bertoldo di Hohenburg.[26] Nel 1263 il papa riuscì a convincere Carlo I d'Angiò, fratello del Re Luigi IX di Francia e "senza terra" a prendere Sicilia e Piemonte. Cominciò così il declino degli Svevi, che giunse a compimento il 26 febbraio 1266 nella decisiva Battaglia di Benevento, in cui Manfredi trovò la morte.
Terminato il periodo svevo si affermarono gli Angioini, che assegnarono il feudo di Guardia a un loro familiare e consigliere: Milone di Galata. Nel frattempo nel 1282 la Sicilia si era rivoltata (vespri siciliani) e si liberò dal giogo angioino passando agli Aragonesi. Essi si impadronirono in seguito anche del Regno di Napoli, Guardia compresa. Il feudo passò così alla casata Orsini Del Balzo.
Nel 1503 Guardia divenne dominio spagnolo. In questo periodo si passò dai Folliero ai Della Marra, quando nel 1611 si ebbe il passaggio da feudatari a duchi. Il maggiore esponente della casata, Ferrante Della Marra, uomo estremamente colto conosciuto proprio come "Duca della Guardia", aveva rilevato il feudo nel 1607.
Nel 1700 scoppiò una guerra di successione che vide antagoniste Spagna e Austria, più altre potenze coinvolte nel conflitto. Nel corso del conflitto la Spagna vide minacciati i suoi possedimenti in Italia. Nel 1707 il principe d'Austria Eugenio inviò il conte Daun a conquistare il regno di Napoli; il viceré spagnolo Ascalona cercò l'aiuto dei nobili, ma ottenne l'aiuto solo del principe di Castiglione e del duca della vicina Bisaccia. Tuttavia gli aiuti si rivelarono insufficienti, e in breve tempo quasi tutto il regno fu sottomesso; solo Gaeta resisteva con tenacia. Il conte Daun riuscì a espugnare anche questa città e la sottopose a saccheggio. Col Trattato di Utrecht il regno di Napoli passò agli austriaci. Tra il 1731 e il 1739 l'Austria fu coinvolta nella guerra di successione polacca; nel frattempo il comune veniva gravemente danneggiato dal terremoto dell'Irpinia del 1732, il cui epicentro era situato nella vicina valle dell'Ufita[27]. Nel 1734, con la battaglia di Bitonto, i Regni di Napoli e Sicilia ritornano formalmente indipendenti, dopo oltre due secoli di dominazione politica prima spagnola e poi austriaca. Sul trono di Napoli e Sicilia si insediarono i Borbone.
Con la fine della dominazione austriaca Guardia venne inserita nel Principato Ultra del Regno di Napoli. I duchi erano della famiglia Ruffo di Calabria, il cui esponente Guglielmo Antonio Ruffo I aveva sposato Silvia Della Marra. Nel quadriennio 1743-46 il suo territorio fu soggetto alla giurisdizione del regio consolato di commercio di Ariano.[28]
Nel 1861 Guardia venne annessa al Regno d'Italia. Venne inserita nel terzo distretto di Montefusco. Il titolo e il castello sono rimasti alla famiglia Ruffo di Calabria e l'attuale 8º Duca di Guardia Lombarda è Fulco Ruffo II di Calabria, nipote dell'aviatore e politico Fulco Ruffo di Calabria.
Nel 1930 e nel 1980 Guardia venne gravemente danneggiata da forti terremoti. Nella prima metà del novecento vi fu un'intensa immigrazione verso gli Stati Uniti, dovuta alle misere condizioni della popolazione che andava così a cercare fortuna in America.
Fu fondata nel 1315 e dedicata alla Madonna delle Grazie. Nella prima fase di costruzione era a pianta a croce greca. Distrutta dal Terremoto del 5 dicembre 1456, fu ricostruita per iniziativa della feudataria Maria Donata Del Balzo. Negli anni successivi avvennero ulteriori modifiche: in effetti nel 1500 vi fu l'aggiunta del campanile. Con il terremoto dell'Irpinia del 23 novembre 1980 fu nuovamente distrutta e negli anni seguenti fu ristrutturata ed oggi è possibile ammirarla in tutto il suo splendore.
Il territorio è ricco di fontane, alcune di esse monumentali, come la Fontana Beveri, la Fontana Manganelli (con anfiteatro, area pic-nic e area giochi) e la Fontana di Tolla. Altre fontane sono: San Leone, Matrone, Righiera, San Leonardo, Frassino, Volacchio, Della Calce, Lavagnili, Pietri di Sotto, Dell'Agata, Fontanili, Tonsone.[42][43] Quest'ultima costituisce la sorgente del fiume Frédane, affluente del fiume Calore Irpino.[44]
Sita ai piedi del monte denominato "Mundi" con esposizione Sud - Ovest. È una costruzione monumentale realizzata con grosse lastre e massi di pietra bianca finemente modellati e lavorati a mano.[45]
Evoluzione storica della popolazione pre-1861 (fuochi)[46] | |
1532 | 151 |
1545 | 190 |
1561 | 232 |
1595 | 349 |
1648 | 310 |
1669 | 174 |
Abitanti censiti[47]
Guardia è in costante declino demografico, sin dal dopoguerra. Il decennio col calo demografico più sensibile è stato il 1961-1971, quando la popolazione è diminuita di oltre un quarto (27,3%). Nel 2010 il tasso di natalità si è attestato al 3,28‰ (tasso regionale 9,9‰; tasso nazionale 9,3‰), i nati sono stati 7 e i morti 39, con un saldo naturale di -32 (-1,75% annuo sugli abitanti totali).
Al 31 dicembre 2020 risultano residenti nel territorio di Guardia Lombardi 56 cittadini stranieri, pari al 3,6% della popolazione comunale, di 9 etnìe diverse. La nazionalità più rappresentata è quella bulgara che conta 34 residenti[48].
Le maggiori attività economiche sono l'agricoltura, l'allevamento di bestiame e la produzione di formaggio.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1997 | 2001 | Giovanni Giordano | centro-sinistra | Sindaco | |
2001 | 2006 | Raffaele Di Matteo | lista civica | Sindaco | |
2006 | 2011 | Vito Iuni | centro-sinistra | Sindaco | |
2011 | 2015 | Michele Di Biasi | lista civica Guardia nel cuore | Sindaco | |
2015 | 2016 | Caterina Boniello | lista civica Guardia nel cuore | Vicesindaco reggente | |
2016 | 2021 | Antonio Gentile | lista civica Uniti per Guardia | Sindaco | |
2021 | in carica | Francescantonio Siconolfi | lista civica Guardia futura | Sindaco |
Il comune fa parte della comunità montana Alta Irpinia.