In questo articolo affronteremo il tema Governo Amato II, che ha suscitato interesse e dibattito in diversi ambiti. Fin dalla sua nascita, Governo Amato II ha catturato l'attenzione di esperti e fan, generando un'ampia varietà di opinioni e punti di vista. Nel corso degli anni Governo Amato II si è evoluto e ha acquisito un posto di rilievo nella società odierna, influenzando diversi aspetti della vita quotidiana. In questo articolo analizzeremo in modo approfondito i diversi aspetti legati a Governo Amato II, nonché il suo impatto in diversi ambiti. Inoltre, ci concentreremo sulle possibili implicazioni future di Governo Amato II e sulle prospettive che offre per il futuro.
Gian Franco Schietroma (SDI) - con delega all'amministrazione generale, agli affari del personale, ai servizi archivistici, ai problemi delle zone di confine e delle minoranze etniche
Dino Piero Giarda (Indipendente) - con delega alla finanza pubblica, al federalismo fiscale, ai flussi finanziari degli enti locali e regionali, alla spesa sociale e previdenziale, al bilancio comunitario, agli enti ed organismi pubblici
Santino Pagano (UDEUR) - con delega ai rapporti finanziari internazionali, alla finanza locale e regionale, al finanziamento di enti pubblici e locali, agli interventi finanziari a favore dei diversi settori produttivi, alla gestione dei pagamenti all'estero e del portafoglio dello Stato, al centro nazionale di contabilità pubblica, ai patti territoriali, allo sviluppo e alla coesione
Bruno Solaroli (DS) - con delega alla spesa pubblica, allo sviluppo ed integrazione dei sistemi informativi, alla centralizzazione e razionalizzazione degli acquisti della pubblica amministrazione
26 aprile 2000 - Giuliano Amato giura nelle mani del Presidente della Repubblica al Quirinale.
28 aprile 2000 - Il governo ottiene la fiducia alla Camera con 319 sì e 298 no[6].
Maggio
3 maggio 2000 - Il governo ottiene la fiducia al Senato con 179 sì, 112 no e 2 astenuti[7].
Luglio
19 luglio 2000 - La Camera dei deputati approva la proposta di legge sulla tutela sanitaria delle attività sportive e sulla lotta contro il doping, che sarà approvata al Senato della Repubblica il 16 novembre.
Ottobre
18 ottobre 2000 - La Camera dei deputati approva in via definitiva la proposta di legge costituzionale per le modifiche agli articoli 56 e 57 della Costituzione della Repubblica Italiana riguardo al numero dei deputati e dei senatori in rappresentanza degli italiani all'estero, già approvata in seconda lettura dal Senato della Repubblica il 5 ottobre precedente.
24 ottobre 2000 - Il Senato della Repubblica approva in via definitiva la legge che abolisce il servizio militare obbligatorio e prepara la trasformazione degli apparati militari in esercito professionale.
21 dicembre 2000 - La commissione affari sociali della Camera dei deputati approva in sede legislativa la proposta di legge per agevolare l'impiego dei farmaci analgesici oppiacei nella terapia del dolore, che sarà approvata dal Senato della Repubblica il 24 gennaio successivo.
15 febbraio 2001 - Si concludono le richieste di sottoscrizione delle azioni Eni, pari al 5,25% del capitale, messe in vendita dal ministero del tesoro.
Marzo
8 marzo 2001 - Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, sentiti i Presidenti del Senato e della Camera dei deputati, emana il decreto di scioglimento delle Camere (D.P.R. 8 marzo 2001, n. 42).
9 marzo 2001 - Il Presidente della Repubblica, vista la deliberazione del Consiglio dei ministri del 9 marzo, su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro dell'interno, emana il decreto (D.P.R. 9 marzo 2001, n. 47) di convocazione dei comizi elettorali, con il quale si stabilisce la data delle elezioni politiche e amministrative (13 maggio 2001) e quella della prima riunione delle nuove Camere (30 maggio 2001).
27 marzo 2001 - Per la prima volta dal 1993 il tasso di disoccupazione è sceso a gennaio sotto il 10%.
13 maggio 2001 - Si svolgono le elezioni politiche. I risultati sono favorevoli alla coalizione di Centro destra (Casa delle Libertà), che consegue un'ampia maggioranza sia alla Camera sia al Senato.
31 maggio 2001 - Dopo la prima seduta delle due Camere il giorno precedente, il Presidente del Consiglio Giuliano Amato comunica al Consiglio dei ministri, che ne prende atto, che si recherà al Quirinale per rassegnare al Capo dello Stato le doverose dimissioni del Governo. Amato presenta dunque le dimissioni al Presidente della Repubblica, che lo invita, secondo la prassi, a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti.
10 giugno 2001 - Il Capo dello Stato riceve al Quirinale Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio incaricato, che scioglie la riserva formulata il giorno precedente e accetta di formare il Governo. Con due distinti D.P.R. emanati in data 10 giugno 2001, il Presidente della Repubblica: accetta le dimissioni presentate il 31 maggio 2001 dal Presidente del Consiglio Amato in nome proprio e dei ministri del Governo da lui presieduto; accetta, su proposta del Presidente del Consiglio Amato, le dimissioni dei sottosegretari, che rimangono in carica per il disbrigo degli affari correnti sino alla nomina di quelli del nuovo Governo.
11 giugno 2001 - Giura il secondo governo Berlusconi e con il tradizionale passaggio di consegne termina il secondo governo Amato.
«Il Segretario generale legge la premessa del giuramento. Subito dopo, il Presidente del Consiglio dei ministri legge la formula del giuramento e firma il verbale che, controfirmato dal Presidente della Repubblica, viene ritirato dal Direttore dell'Ufficio per gli Affari Giuridici e le Relazioni Costituzionali.»