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Calliope | |
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Nome orig. | Καλλιόπη |
Caratteristiche immaginarie | |
Epiteto | dalla bella voce |
Specie | musa |
Sesso | femmina |
Luogo di nascita | monte Elicona |
Professione | Musa della poesia epica |
Calliope (in greco antico: Καλλιόπη?, Calliope) è un personaggio della mitologia greca. Era la musa della poesia epica e il suo nome significa "dalla bella voce"[1].
Figlia di Zeus e Mnemosine[2][3][4] e madre di Orfeo e Lino, avuti da Apollo[5]. Altri autori parlano della sola maternità di Orfeo[6] il quale secondo altri ancora era invece figlio di Eagro.[7][8] Alla progenie di Calliope Apollodoro aggiunge anche Reso e specifica che il padre fosse Strimone;[9] mentre Strabone vi aggiunge i Coribanti e ne indica come padre Zeus[10].
Quando suo figlio Orfeo fu smembrato dalle Baccanti, recuperò la testa e si trasferì sull'isola di Lesbo[11].
Fece da giudice nella disputa su Adone tra Afrodite e Persefone, decidendo che ognuna trascorresse con lui la stessa quantità di tempo[12].
Considerata la maggiore delle Muse, era anche dea dell'eloquenza, che conferiva a re e principi. Nell'arte più antica viene raffigurata con in mano una lira mentre nell'era classica, quando le Muse furono assegnate a sfere artistiche specifiche fu eletta Musa della poesia epica e fu perciò spesso ritratta con in mano una tavoletta cerata ed uno stilo oppure una pergamena; in tale veste è invocata da Omero nell'Iliade e nell'Odissea; Dante Alighieri nella Divina Commedia la invoca nel II canto dell'Inferno e nel I canto del Purgatorio.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 22998655 · CERL cnp00565009 · GND (DE) 12148565X · BNF (FR) cb15068132x (data) |
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