In questo articolo verrà affrontato l’impatto di Via Castellana Bandiera sulla società contemporanea, analizzandone le implicazioni economiche, sociali e culturali. Via Castellana Bandiera è diventato un argomento di interesse per accademici, professionisti e pubblico in generale, grazie alla sua rilevanza nel mondo di oggi. Nelle sezioni successive verrà esplorata l'evoluzione di Via Castellana Bandiera nel tempo, nonché la sua influenza su diversi aspetti della vita quotidiana. Allo stesso modo, verranno esaminate le diverse opinioni e posizioni su Via Castellana Bandiera, con l'obiettivo di offrire una visione complessiva e plurale di questo fenomeno.
Via Castellana Bandiera | |
---|---|
![]() | |
Paese di produzione | Italia, Francia, Svizzera |
Anno | 2013 |
Durata | 90 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | drammatico |
Regia | Emma Dante |
Soggetto | Emma Dante |
Sceneggiatura | Emma Dante, Giorgio Vasta e Licia Eminenti |
Produttore | Gregorio Paonessa, Marta Donzelli, Mario Gianani, Lorenzo Mieli, Andres Pfaeffli, Elda Guidinetti |
Casa di produzione | Vivo film, Wildside, ventura film, Rai Cinema |
Distribuzione in italiano | Cinecittà Luce |
Fotografia | Gherardo Gossi |
Montaggio | Benni Atria |
Scenografia | Emita Frigato |
Costumi | Italia Carroccio |
Trucco | Miria Germano |
Interpreti e personaggi | |
|
Via Castellana Bandiera è un film del 2013 scritto e diretto da Emma Dante.
Emma Dante è autrice anche dell'omonimo romanzo da cui è tratto il film.
Ha partecipato alla 70ª Mostra del cinema di Venezia, a conclusione della quale Elena Cotta ha vinto per questo film la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile e la prima edizione del 'Soundtrack Stars', il premio come miglior colonna sonora. La giuria del premio 'Soundtrack Stars', presieduta da Giuliano Montaldo e composta da Cesare Cremonini, Laura Delli Colli (presidente del Sindacato Giornalisti Cinematografici), Gino Castaldo (Repubblica), Cristiana Paternò (critica cinematografica e vicedirettore di CinecittàNews e Otto e 1/2), ha deciso di assegnare il riconoscimento con una menzione speciale per i Fratelli Mancuso, autori del brano principale della pellicola.
In una domenica pomeriggio calda e assolata a Palermo due donne, Rosa e Clara, venute per festeggiare il matrimonio di un amico, si perdono nelle strade della città e finiscono in una specie di budello: via Castellana Bandiera.
Nello stesso momento un'altra macchina, guidata da Samira e con dentro ammassata la famiglia Calafiore, arriva in senso contrario ed entra nella stessa strada. Né Rosa, al volante della sua Multipla, né Samira, donna antica e testarda alla guida della sua Punto, intendono cedere il passo l'una all'altra.
Chiuse nelle loro auto, le due donne si affrontano in un duello muto che si consuma nella violenza intima degli sguardi. Una sfida tutta al femminile punteggiata dal rifiuto di bere, mangiare e dormire, più ostinata del sole di Palermo e più testarda della ferocia degli uomini che le circondano.
La famiglia di Samira decide di fare una scommessa con tutte le famiglie che conoscono per vedere chi fra le due donne è la più testarda, puntando tutto proprio su Samira. Nonostante i tentativi di Clara di far desistere Rosa e del nipote di Samira di far tornare la nonna a casa, il duello non si interrompe: nessuna delle due macchine indietreggia. La caparbietà di Rosa è motivata da un senso di frustrazione nei confronti della madre e di una città, Palermo, in cui non si è mai sentita a casa, mentre Samira, resa quasi di pietra da anni di maltrattamenti e dalla morte della figlia, sfoga il suo dolore in questo duello.
Il mattino dopo, risvegliatasi dal sonno, Rosa trova Samira ancora in macchina con le mani sul volante. Sembrerebbe che l'anziana donna sia stata evidentemente più testarda di lei, ma pagando un caro prezzo: Samira è infatti morta al volante. Mentre la famiglia Calafiore si stringe attorno alla donna, Rosa e Clara indietreggiano, lasciando la via.