Nel seguente articolo esploreremo ulteriormente Sonia Topazio, un argomento che ha catturato l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Dalle sue origini fino al suo impatto sulla società moderna, Sonia Topazio è stato oggetto di dibattito e fascino nel corso degli anni. Attraverso analisi approfondite e ricerche approfondite, esamineremo i vari aspetti di Sonia Topazio e la sua influenza in diversi ambiti, dalla politica alla cultura popolare. Con l'intento di fornire una visione completa e approfondita, questo articolo cerca di far luce su Sonia Topazio e sulla sua importanza nel mondo contemporaneo.
Sonia Topazio (Potenza, 8 settembre1969) è un'attrice, giornalista e scrittriceitaliana.[1] È stata capo ufficio stampa dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Da aprile 2022 ha ricoperto il ruolo di addetto stampa per il Presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, Sen. Nicola Morra – XVIII Legislatura. Da febbraio 2023 è responsabile per la regione Basilicata del Centro Democratico CD partito presieduto dall'On. Bruno Tabacci.
Nel 1999 recita nel film eroticoCorti circuiti erotici Vol. 2 di Tinto Brass, protagonista dell'episodio Benedetta trasgressione, mentre nel luglio del 2000 è la protagonista, insieme a Giovanna Casotto e a Gisy Scerman, del fotoromanzoQuattro bambole per una rapina, realizzato dal disegnatore e illustratore Franco Saudelli e pubblicato sulla rivista eroticaBlue.
È scelta dalla rivista Playmen per il calendario 2000. Nel 2001 si laurea in Lettere e filosofia, con indirizzo Cinema e spettacolo all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Alcuni mesi dopo la laurea inizia a lavorare per l'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), pur continuando brevemente la carriera di attrice, con la partecipazione a un film TV. Sempre nel 2001 posa per l'edizione italiana di Playboy in un servizio pubblicato nel numero di dicembre 2001[4]. La rivista eroticaBlue le dedica la copertina del numero di agosto 2003, con una foto ancora di Saudelli.
Nel 2004 diviene capo del neonato ufficio stampa dell'Istituto. In veste di giornalista pubblicista, iscritta all'albo dei giornalisti del Lazio, all'Unione dei giornalisti scientifici italiani e all'European Union of Science Journalists' Associations[1][2] scrive per diversi quotidiani e riviste, tra cui Il Messaggero, ed è autrice del libro Il taglio nell'anima, edito nel 2005, con prefazione di Dario Argento, i cui diritti cinematografici sono stati acquistati dalla Blu Cinematografica, e sulla base del quale scrive un trattamento con il critico cinematograficoTatti Sanguineti. Con il geologo e giornalista Franco Foresta Martin ha curato l'Agenda della Terra, edita da Aliberti editore nel 2008.
È direttore responsabile della rivista on line Conosco Imparo Prevengo.[5] Ha condotto per l'emittente satellitare UnoSat I quattro elementi, un programma scientifico divulgativo[6].
Controversie
A partire dal 2009 è oggetto di ripetute contestazioni,[1][2][7][8][9][10][11] alcune apparentemente provenienti da precari lavoranti all'INGV, in cui si mettono in dubbio l'opportunità e la competenza rispetto al suo ruolo di capo ufficio stampa, visti anche i trascorsi di modella e attrice sexy. In un'intervista a Il Fatto Quotidiano[11], rilasciata nel giugno 2012 dopo l'ennesima contestazione di dovere il suo incarico a una sua presunta relazione con l'allora presidente dell'INGV, il geofisico Enzo Boschi, la Topazio ha ribattuto:
«Se proprio lo vuoi sapere sono arrivata lì nell'unico modo possibile nelle amministrazioni statali, per segnalazione di un politico. C'era un posto libero nella didattica e divulgazione e così ho avuto il contratto. E poi diciamolo, ma anche se avessi avuto una storia con il presidente, che male c'è? Che cos'è questo puritanesimo? I precari dell'Ingv che continuano a tirar fuori questa storia non sono diversi da me. Anche loro sono dei raccomandati, mica sono entrati per concorso. Sono lì solo perché conoscevano qualche barone dell'università.»
Quando il giornalista le chiede di fare il nome del politico, la Topazio risponde «Si dice il peccato, non il peccatore. Facciamo così, ti dico il suo nome se tu mi dici i nomi dei precari che insistono ancora con questa storia.»[11]. Il clamore mediatico generato dalla diffusione dell'intervista, interpretata da alcuni come un attacco alla competenza dei dipendenti dell'INGV e dei giornalisti scientifici[12][13][14][15], e riportata dai media come una ammissione di colpevolezza, costringe la Topazio a ribadire in successive interviste[2][16]:
«Sono capo ufficio stampa da 10 anni e sono anche io precaria. Nel 2002, quando sono entrata all'Ingv, non c’erano concorsi pubblici: l'unica maniera per lavorare era la chiamata diretta, così come in tutte le testate giornalistiche. Io entrai lì segnalata da un politico, non come giornalista, la meritocrazia ha fatto sì poi che io fondassi un ufficio stampa che funziona.»