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Capocannoniere del torneo è stato Marco Di Vaio (Salernitana) con 21 reti.
Stagione
Il campionato venne vinto agevolmente dalla Salernitana che mise in bacheca il primo torneo di Serie B a girone unico della sua storia, e il secondo in totale, ritornando in massima serie a mezzo secolo di distanza dal suo fin lì unico precedente. Dopo aver inizialmente rincorso da vicino il Venezia, la netta vittoria nello scontro diretto del 14 dicembre 1997 al Penzo (3-0) diede ai campani la testa della classifica; la squadra di Delio Rossi mantenne ininterrottamente il primo posto fino al termine del campionato, stabilendo una striscia stagionale di 17 risultati utili e conquistando la promozione con ben 5 turni di anticipo, giunta matematica il 10 maggio 1998 proprio nella sfida di ritorno contro i veneti all'Arechi.[1] Per l'ippocampo ci fu anche la soddisfazione di portare il suo numero undici, l'emergente Marco Di Vaio, in cima alla classifica marcatori del torneo grazie a un bottino di 21 gol.
Marco Di Vaio completò il trionfo salernitano issandosi a capocannoniere del torneo con 21 gol.
In zona-promozione, dei restanti tre pass, i primi due furono appannaggio del succitato Venezia, allenato da un Walter Novellino alla prima di quattro promozioni in massima categoria che otterrà nel lustro seguente,[2] e del Cagliari; mentre i lagunari, similmente alla Salernitana, posero fine a un lungo digiuno che li vedeva assenti dalla massima categoria da trentuno anni,[3] i sardi di Gian Piero Ventura si riaffacciarono in Serie A dopo una sola annata tra i cadetti. Le due compagini giovarono della prolificità sottoporta dei loro attaccanti, l'arancioneroverde Schwoch e il rossoblù Muzzi, che toccarono entrambi quota 17 centri.
Per il quarto e ultimo posto utile alla promozione, Perugia e Torino chiusero il torneo a pari punti, distanziando abbastanza nettamente le più dirette inseguitrici. I granata di Edy Reja parvero per larghi tratti i maggiori candidati al ritorno in A, tuttavia nelle giornate conclusive occorsero in un deciso rallentamento[4][5] di cui giovarono gli umbri, che, nonostante ben quattro avvicendamenti tecnici nell'arco della stagione,[6] con un ottimo ruolino finale riuscirono non senza sorpresa ad agganciare i piemontesi.[4][5]
Il campionato ebbe così un'appendice nello spareggio-promozione del 21 giugno 1998 a Reggio Emilia – la cui disputa rimase peraltro in forse per qualche giorno, dato che sul 2-1 biancorosso nello scontro diretto del precedente 7 giugno pendeva un sub iudice per un ricorso (poi non accolto) del Torino[7] –, che vide il Perugia di Ilario Castagner prevalere ai rigori e fare così ritorno in massima serie dopo dodici mesi di assenza.[8][9] I grifoni centrarono il salto di categoria nonostante la mancanza di un bomber nel reparto avanzato; non bastarono invece ai granata le 18 reti di Ferrante.
La lotta per non retrocedere vide l'epilogo della favola del piccolo Castel di Sangro, fanalino di coda della classifica e di ritorno in Serie C1[10][11] dopo un biennio in cui si era guadagnato la simpatia trasversale del calcio nazionale. A far compagnia agli abruzzesi anche l'Ancona, appena un anno dopo avere ritrovato la cadetteria, mentre ben più rumorose furono le cadute di un Foggia ormai lontano dai fasti zemaniani d'inizio decennio,[3] e di un Padova ripiombato in C1 dopo undici stagioni.[12]
Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
In caso di arrivo a pari punti in zona promozione o retrocessioni fra una pluralità di squadre, si utilizza la classifica avulsa per determinare i due club fra cui disputare uno spareggio in campo neutro.
Lo spareggio promozione si è reso necessario per l'arrivo a pari punti di Perugia e Torino. Lo spareggio si disputò, in gara unica, a Reggio Emilia il 21 giugno 1998.
^Respinto il ricorso granata, su www2.raisport.rai.it, 16 giugno 1998. URL consultato il 6 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
^Perugia in A, su www2.raisport.rai.it, 21 giugno 1998. URL consultato il 17 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2015).
^ Mario Gherarducci, Decidono i rigori, Perugia in serie A, in Corriere della Sera, 22 giugno 1998, p. 39 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2012).
^La quart'ultima di serie B, su www2.raisport.rai.it, 24 maggio 1998. URL consultato il 6 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
^ Alfio Tofanelli (a cura di), La favola è finita, in Guerin Sportivo, nº 22 (1198), Bologna, Conti Editore, 27 maggio – 2 giugno 1998, pp. 94-95.
^Festa rinviata, su www2.raisport.rai.it, 31 maggio 1998. URL consultato il 6 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).