In questo articolo parleremo di Sergio Valle Duarte, un argomento che ha suscitato grande interesse negli ultimi tempi. Sergio Valle Duarte è stato oggetto di numerosi dibattiti, ricerche e riflessioni da parte di esperti e del grande pubblico. La sua rilevanza ha trasceso i confini e ha avuto un impatto su diversi ambiti della società, dalla politica alla cultura popolare. Ecco perché è fondamentale dedicare tempo e attenzione per comprendere profondamente cos'è Sergio Valle Duarte, quali sono le sue implicazioni e come la sua presenza ha plasmato il mondo contemporaneo. In questo articolo esploreremo varie prospettive su Sergio Valle Duarte, con l'obiettivo di far luce sulla sua importanza e sulle sfide che pone.
A causa della dittatura militare, giovanissimo, nel 1976 lascia il Brasile per trasferirsi a Londra dove inizia a lavorare come assistente presso la Rex Features International Photographic Press Agency.
Firma, autentica ogni suo lavoro con l'impronta del pollice.
Come artista multimediale, sin dal 1970, ha partecipato alla visionaria mostra multimediale "Art New Media Multimedia 70/80" con il Progetto Oil Video a Armando Alvares Penteado Foundation, a cura Deysi Piccinini[3], la mostra " La trama del Gusto " un altro sguardo al quotidiano, l'installazione Julio Plaza " divertimento elettronico" con il progetto "Video Ipnosi " presso la Fondazione Biennale , San Paolo, 1985[4] e la Prima Foto Quadriennale a cura di Paulo Klein nella Museum of Modern Art di San Paulo, 1985[5]. Duarte lavora sperimentando nuove tecniche, anche utilizzando immagini elettrografiche. In anticipo, con questa sua ricerca, intuisce la lettura completa del DNA e a escritura nel futuro; ai suoi ritratti annette fili di capelli dei suoi modelli per consentire loro una eventuale futura clonazione[1]., come testimonia la top model brasiliana Gianne Albertoni Vicente. Questa serie, che prende il nome di "Eletrografias e Fotografias com Fios de Cabelo para Futura Clonagem " (Elettrografie e Fotografie con Fili di Capelli per la Futura Clonazione),(Bio-Arte)[2] è presente in numerose collezioni pubbliche in Europa e Sud America.
A causa di una perdita nel tetto dello studio dell'artista a Via Primavera durante un temporale estivo negli anni novanta, gran parte del lavoro è stato distrutto, è raro trovare opere di questo periodo.
Ispirato alla tradizione surrealista, l'originalità di Sergio Duarte risiede nella fantasia cromatica e nella ricchezza dei dettagli della sua opera[6]. Irreverente, ma lontano da toni drammatici, con una giocosa ironia le sue opere, sempre in movimento, danzando, volando, contorcendo, quasi vogliano uscire dall'inquadratura[6]. L'artista è solito autenticare ogni suo lavoro con l’impronta del pollice.
Dal 1970, Duarte dedica il suo lavoro di ricerca e di espressione personale interpretando liberamente temi sacri e profani.
Il sogno di Conduttore 1985 Collezioni Museo d'Arte Moderna di San Paolo