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Piaggio P.VII | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo | motore radiale |
Numero di cilindri | 7 |
Alimentazione | carburatore |
Schema impianto | |
Cilindrata | 19,337 L |
Alesaggio | 146 mm |
Corsa | 165 mm |
Distribuzione | OHV |
Combustione | |
Combustibile | benzina |
Raffreddamento | ad aria |
Uscita | |
Potenza | 272 kW (370 CV) |
Dimensioni | |
Lunghezza | 1 050 mm |
Diametro | 1 235 mm |
Rapporti di compressione | |
Rap. di compressione | 5,5:1 |
Peso | |
A vuoto | 295 kg |
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Il Piaggio P.VII era un motore aeronautico radiale 7 cilindri raffreddato ad aria prodotto dall'azienda italiana Rinaldo Piaggio S.p.A. negli anni trenta.
Evoluzione del francese Gnome-Rhône 7K Titan Major, del quale l'azienda di Pontedera aveva acquistato una licenza di produzione, era stato rivisto a livello progettuale dall'ingegner Renzo Spolti, il quale ne trasse una serie di versioni.
Le camere di combustione erano realizzate in acciaio Ni-Cr, le alette erano ricavate dal blocco e le teste erano riportate, in alluminio. Le sedi delle valvole erano in bronzo.
L'asse a manovella era realizzato in due pezzi, in acciaio Ni-Cr.
I pistoni erano in lega d'alluminio fusa in conchiglia, con due fasce elastiche ed una fascia raschiaolio.
La distribuzione avveniva su due valvole (una per l'aspirazione, l'altra per lo scarico), azionate da un sistema di aste e bilancieri tramite un disco a camme concentrico all'albero motore e comandato da due coppie di ingranaggi cilindrici.
La lubrificazione sotto pressione era assicurata da due pompe a ingranaggi poste sul coperchio posteriore del motore, l'una di mandata (con valvola regolatrice) e l'altra di recupero.
Sempre sul coperchio posteriore trovavano posto due pompe per il carburante. La miscela era aspirata da una ventola comandata dal motore tramite ingranaggi cilindrici, quindi inviata ai cilindri attraverso un condotto di distribuzione sagomato per garantire l'uniforme riempimento dei cilindri stessi.
L'accensione avveniva grazie a due magneti Marelli MF 7.[1]
Dati estratti da C.M.P.R. - Club Modellismo Plastico Ravenna[2]