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Colibrì pettosquamato | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Apodiformes |
Famiglia | Trochilidae |
Sottofamiglia | Trochilinae |
Genere | Phaeochroa Gould, 1861 |
Specie | P. cuvierii |
Nomenclatura binomiale | |
Phaeochroa cuvierii (Delattre & Bourcier, 1846) | |
Sinonimi | |
Campylopterus cuvierii | |
Areale | |
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Il colibrì pettosquamato (Phaeochroa cuvierii (Delattre & Bourcier, 1846)) è un uccello della famiglia Trochilidae. È l'unica specie nota del genere Phaeochroa Gould, 1861.[2]
È un colibrì di media taglia, lungo 11,5–13 cm; il maschio pesa 9,3–10,1 g, la femmina 7,9–8,6 g.[3]
È una specie nettarivora che si nutre del nettare dei fiori di diverse specie di angiosperme tra cui Genipa spp. (Rubiaceae), Hibiscus spp. (Malvaceae), Pelliciera sp. (Tetrameristaceae), Inga spp. ed Erythrina spp. (Fabaceae).[3]
La specie è diffusa in Messico, Guatemala, Belize, Costa Rica, Honduras, Nicaragua, Panama e in Colombia.[1]
Sono note le seguenti sottospecie:[2]