In questo articolo approfondiremo il tema Mesopropithecus, che ha suscitato grande interesse nella società odierna. Conosceremo le sue origini, la sua evoluzione nel tempo e come ha influenzato diversi ambiti della vita quotidiana. Inoltre, approfondiremo le diverse prospettive e opinioni che esistono attorno a Mesopropithecus, nonché la sua rilevanza oggi. Attraverso questa analisi esaustiva cercheremo di comprendere appieno cosa rappresenta Mesopropithecus e come ha segnato un prima e un dopo nella storia.
Mesopropithecus è un genere di lemuri estinti vissuti fino a circa 500 anni fa in Madagascar.
Possedeva arti anteriori più lunghi rispetto ai posteriori, che assieme ad altre caratteristiche anatomiche ne lasciano presupporre uno stile di vita arboricolo simile a quello dei bradipi, con alimentazione a base di foglie. Il cranio presentava invece costruzione molto simile a quella dei sifaka, coi quali questi animali sono imparentati ed ai quali somigliavano probabilmente molto, fatta eccezione per le dimensioni ed il peso, che doveva raggiungere i 10 kg.
L'estinzione di questi animali è stata probabilmente causata dalla colonizzazione dell'isola da parte degli uomini a partire dal 500 d.C., in seguito alla quale sono infatti scomparse numerose specie di proscimmie di grandi dimensioni (delle quali i Mesopropithecus erano quelle di minori dimensioni): probabilmente, alla caccia ed alla distruzione dell'habitat si sommarono anche dei cambiamenti climatici che ne causarono la scomparsa.
Al genere sono ascritte tre specie, fino a pochi anni fa ascritte alla sottofamiglia dei Palaeopropithecinae: