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Maurice Duverger | |
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Europarlamentare | |
Legislatura | III |
Gruppo parlamentare | Sinistra Unitaria Europea (1989-1993) Partito Socialista Europeo (1993-1994) |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista Italiano (1989-1991) Partito Democratico della Sinistra (1991-1994) |
Titolo di studio | dottorato di ricerca in diritto |
Università | Università di Bordeaux |
Maurice Duverger (Angoulême, 5 giugno 1917 – Parigi, 16 dicembre 2014[1]) è stato un giurista, politologo e politico francese, esperto di diritto pubblico e, in particolare, di diritto costituzionale.
È stato uno dei più importanti politologi del XX secolo, ed è considerato il padre della scienze politiche in Francia;[2] è stato inoltre europarlamentare per il Partito Comunista Italiano.[2]
Iniziò la sua carriera di giurista all'Università di Bordeaux. Duverger ebbe un ruolo molto importante nelle scienze politiche, insegnò alla Sorbona e nel 1948 fondò la prima facoltà di scienze politiche di Bordeaux. Egli pubblicò molti libri e articoli su quotidiani e riviste, specialmente per il quotidiano francese Le Monde.
Cattolico, vicino al padre domenicano Jean-Augustin Maydieu (teorico del "laburismo cristiano"), fu da questi dissuaso dall'entrare nel democristiano Movimento Repubblicano Popolare.[3]
Dal 1946 iniziò a studiare sistemi elettorali e partiti politici, pubblicando nel 1951 il suo primo libro, Les partis politiques.[3]
Insieme al costituzionalista Georges Vedel, fu membro del Club Jean Moulin e un grande critico della debolezza della Quarta Repubblica francese.[3] Insieme, i due ipotizzarono un sistema elettorale che prevedeva l'elezione diretta del Primo ministro e di una Camera con maggioranza a lui legata; tale modello sarà poi da ispirazione, in Italia, per la legge sull'elezione dei sindaci (1993) e per la riforma dell'elezione dei presidenti di regione (tramite la legge Tatarella e la legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1).[3]
Iniziata la Quinta Repubblica, nel 1962 fece campagna per il "Sì" nel referendum sull'elezione diretta del Presidente della Repubblica.[3] Avvicinatosi al Partito Socialista, fu uno dei consiglieri più vicini a François Mitterrand.[3]
Alle elezioni europee del 1989 fu eletto europarlamentare italiano nella lista del Partito Comunista Italiano.[2]
Caratteristica innovativa di Duverger è quella di non separare l'analisi giuridico-costituzionale da quella politica del sistema dei partiti.[3]
Inventò la teoria conosciuta come Legge di Duverger, descritta in diversi articoli pubblicati negli anni cinquanta e sessanta, la quale sostiene che un sistema maggioritario a turno unico tende al bipartitismo. Duverger analizzò e studiò il sistema politico francese e coniò il termine "semi-presidenzialismo".
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