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Massa di Somma comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Gioacchino Madonna (Noi per Massa) dal 5-6-2016 |
Data di istituzione | 1989 |
Territorio | |
Coordinate | 40°50′32.64″N 14°23′25.92″E |
Altitudine | 175 m s.l.m. |
Superficie | 3,04 km² |
Abitanti | 4 945[1] (31-12-2024) |
Densità | 1 626,64 ab./km² |
Comuni confinanti | Cercola, Ercolano, Pollena Trocchia, San Sebastiano al Vesuvio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 80040 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 063092 |
Cod. catastale | M289 |
Targa | NA |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 273 GG[3] |
Nome abitanti | massesi |
Patrono | santa Maria Assunta |
Giorno festivo | 15 agosto |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Massa di Somma (Massë 'e Sommë in napoletano[4]) è un comune italiano di 4 945 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli in Campania.
È posizionato a nord-ovest del Vesuvio, alle falde del Monte Somma. Il suo territorio fa parte del Parco Nazionale del Vesuvio.
Gli storici la ritengono di sicura origine romana come attestano i numerosi reperti archeologici rinvenuti nella zona pedemontana. Il nucleo abitativo presumibilmente risale all'epoca delle incursioni longobarde poiché insiste su una delle dorsali del Monte Somma scelto quale avamposto Ducale a difesa della Città di Napoli. Fu citato come locus Massa nel primo documento in assoluto datato 29 agosto 965.
Successivamente il villaggio entrò nell'orbita del dominio Normanno/Svevo e fu aggregato al Castrum Summae. Invece in epoca Angioina, come vuole la tradizione, fu fondata l'antica chiesa dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo.
Il centro storico nato da un'edilizia rurale e spontanea si coagulò intorno a tre imponenti edifici aristocratici: Palazzo Piscicelli/Piromallo duchi di Capracotta (degna di nota lo stemma della casata affrescato sotto la volta del portale d'ingresso), Palazzo Marini e Palazzo Caputo (quest'ultimo abbattuto negli anni '60 del secolo passato).
Dopo l'eruzione vesuviana del 26 aprile 1872 il sindaco Domenico Riccardi, con regio decreto del 1877 ottenne l'autorizzazione di cambiare il nome della cittadina da Massa di Somma in Cercola, ovvero acquisì il toponimo della frazione posta a valle.
Nel 1944 parte del centro storico di Massa, dell'ormai frazione del comune di Cercola, fu interessato dall'eruzione del Vesuvio, e oggi si presenta, a macchia di leopardo, con un aspetto moderno.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 2 maggio 1996.[5]
Il gonfalone è un drappo rettangolare di giallo.
Abitanti censiti[6]
Con la riforma murattiana, i casali di Massa, Pollena e Trocchia andarono a formare un solo comune, donde il detto, ancora diffuso tra la popolazione locale, «Massa, Pollena e Trocchia: tre paesi e una sola parrocchia».
Successivamente venne istituito il comune di Massa di Somma, comprendente Massa di Somma (capoluogo e le frazioni di Caravita e Cercola). All'epoca del Fascismo la sede comunale fu spostata a Cercola e il comune assunse la denominazione del nuovo capoluogo.
Nel 1988[7] Massa di Somma fu ricostituito comune autonomo, comprendente il solo centro abitato omonimo.
Sono presenti frutteti e coltivazioni di uva e frutta.[8] L'industria è attiva nell'edilizia, nell'alimentazione e nell'abbigliamento.[8]
La presenza del Parco Nazionale del Vesuvio attrae il turismo: dal centro abitato è possibile ascendere sulla montagna vulcanica.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1988 | 1992 | Oreste Sassi | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |
1992 | 1993 | Marilisa Magno | Commissario | ||
1993 | 1997 | Oreste Sassi | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | |
1997 | 2006 | Giovanni Di Nicuolo | L'Ulivo | Sindaco | |
2006 | 2016 | Antonio Zeno | Democratici di Sinistra-PD | Sindaco | |
2016 | In carica | Gioacchino Madonna | Lista civica | Sindaco |