In questo articolo esploreremo in dettaglio La famiglia Savage e il suo impatto su diversi aspetti della nostra vita. La famiglia Savage è un argomento che ha suscitato grande interesse negli ultimi anni e la sua importanza si è concretizzata in numerose indagini e studi. Dalla sua influenza nella sfera sociale alla sua rilevanza nel campo della tecnologia, La famiglia Savage gioca un ruolo fondamentale che non possiamo ignorare. In questo articolo discuteremo di come La famiglia Savage si è evoluto nel tempo e di come continua a modellare il nostro ambiente oggi. Inoltre, esploreremo le implicazioni etiche e morali che La famiglia Savage comporta, nonché le possibili prospettive future che si aprono man mano che continuiamo a scoprire di più su questo fenomeno.
La famiglia Savage (The Savages) è un film del 2007 scritto e diretto da Tamara Jenkins.
I fratelli Jon e Wendy vivono a molti chilometri di distanza e i loro rapporti sono ormai freddi e distaccati, il padre Lenny non ha mai dato loro molto affetto e la madre ha abbandonato la famiglia diversi anni prima. Un giorno vengono informati che il padre soffre di demenza senile e che la compagna con la quale egli ha vissuto per 20 anni, nella piccola cittadina di Sun City in Arizona, è morta. Decidono perciò di trasferirlo in una casa di riposo a Buffalo, dove vive Jon, il quale lavora come insegnante universitario di drammaturgia e sta scrivendo un libro su Bertolt Brecht. Wendy, a sua volta aspirante sceneggiatrice coinvolta in una relazione sentimentale con un uomo sposato, da New York si trasferisce momentaneamente presso la casa di Jon. I due fratelli si ritrovano quindi a dovere prendersi cura dell'anziano padre, cui non sembra resti ancora molto da vivere.
Il film è stato presentato il 19 gennaio 2007 al Sundance Film Festival. In Italia è stato il film d'apertura al Torino Film Festival del 2007, nelle sale cinematografiche è stato distribuito il 25 gennaio 2008, mentre nel luglio del 2009 è uscito in DVD.
Fabio Ferzetti su Il Messaggero[1] scrive:
Alessandra Levantesi su La Stampa[2] scrive:
Dario Zonta su l'Unità[3] scrive:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 214780133 · GND (DE) 7615630-8 · BNF (FR) cb142950511 (data) |
---|