In questo articolo esploreremo l’affascinante mondo di Gentiana ligustica, analizzandone l’impatto e la rilevanza in vari contesti. Dalla sua origine alla sua evoluzione, approfondiremo gli aspetti più rilevanti legati a Gentiana ligustica, offrendo una visione olistica che permette al lettore di comprenderne l'importanza oggi. Attraverso la ricerca e l'analisi critica, scopriremo le molteplici sfaccettature che rendono Gentiana ligustica un argomento di interesse per diversi ambiti di studio. Allo stesso modo, esamineremo la sua connessione con altri argomenti ed eventi rilevanti, fornendo una prospettiva completa che arricchirà la conoscenza su Gentiana ligustica.
Genziana ligure | |
---|---|
![]() | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Lamiidi |
Ordine | Gentianales |
Famiglia | Gentianaceae |
Tribù | Gentianeae |
Sottotribù | Gentianinae |
Genere | Gentiana |
Specie | G. ligustica |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Gentianales |
Famiglia | Gentianaceae |
Genere | Gentiana |
Specie | G. ligustica |
Nomenclatura binomiale | |
Gentiana ligustica R. Vilm. & Chopinet | |
Sinonimi | |
Ciminalis ligustica |
La genziana ligure (Gentiana ligustica R. Vilm. & Chopinet) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Genzianacee[2].
Il nome del genere Gentiana deriva da Gentius, re dell'Illiria, a cui tale pianta è dedicata, perché per primo l'avrebbe utilizzata a scopo medicinale. L'aggettivo latino; ligustica significa "ligure".
Si tratta di una pianta erbacea perenne. La radice spesso forma in fittone e tende a divenire in parte legnosa. Le foglie formano una rosetta; di consistenza piuttosto coriacea, con margine liscio, sono ovato-ellittiche, larghe tra i 15 e i 25 mm e lunghe tra i 4 e gli 8 cm. La nervatura centrale, più evidente, e affiancata da altre due nervature meno pronunciate.
I fiori sono solitari e si trovano al termine di un peduncolo e sezione quadrangolare. Alla base sono protetti da due brattee simili a foglie. Il loro il calice è lungo circa 1,2 cm, mentre la corolla, gamopetale, misura tra i 4 e i 5,5 cm di lunghezza, ed è di colore blu-violetto, e termina con 5 lobi accuminati. Gli stami sono anch'essi cinque, con antere giallo-paglierino e ovario supero. Il frutto è una capsula bivalve di circa 0,5 cm che a maturità contiene molti piccoli semi neri.[3] Fiorisce tra maggio ed agosto.[4]
Questo taxon è endemico delle Alpi liguri[5] e marittime[6]. Il suo areale, a cavallo tra Italia e Francia, va dal Colle del Moncenisio al Monte Carmo di Loano[4].
L'habitat è rappresentato da ambienti erbosi e scarpate rocciose all'interno di zone montane[1] tra i 700 e i 2500 metri di quota. Predilige i substrati calcarei.[4]
Si tratta di una specie protetta, segnalata in 37 SIC[7], che la Lista rossa IUCN classifica come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]