Il tema di Willi Baumeister ha catturato l'attenzione di molte persone nel corso degli anni. Fin dalla sua apparizione sulla scena pubblica, Willi Baumeister è stato oggetto di dibattito, studio e interesse da parte di esperti e appassionati. Il suo impatto sulla società e sulla vita quotidiana è innegabile e la sua attualità continua a essere motivo di riflessione in diversi ambiti. In questo articolo esploreremo le diverse sfaccettature di Willi Baumeister, dalla sua storia alla sua influenza sul mondo oggi, con l'obiettivo di fornire una panoramica completa e aggiornata su questo affascinante argomento.
Willi Baumeister (Stoccarda, 22 gennaio 1889 – Stoccarda, 31 agosto 1955) è stato un pittore e grafico tedesco.
Nato a Stoccarda, completò l'apprendistato di decoratore nel periodo compreso tra il 1905 e il 1907, interrotto dal servizio militare. In quegli anni frequentò l'Accademia d'arte di Stoccarda (Königlich Württembergische Akademie), sotto la guida di Robert Poetzelberger. Terminato il servizio militare, riprese gli studi all'Accademia, nella classe guidata dal pittore Adolf Hölzel, dove incontrò l'amico di una vita, Oskar Schlemmer. Fece parte dello Zen 49 e della Secessione di Stoccarda.
Dopo un periodo influenzato dalla pittura di Paul Cézanne e dal cubismo, eseguì, tra il 1920 e il 1922, delle "pitture murali" ispirate all'opera di Le Corbusier e di Fernand Léger in cui gli elementi naturali sono subordinati a composizioni puramente architettoniche.
Nel 1930 iniziò una serie di bozzetti e pitture essenzialmente astratti a colori freddi ed intensi, in una tecnica a rilievo ottenuta mediante mescolanze di sabbia, gesso ed altre materie; caratteristiche di questi dipinti sono le reminiscenze dell'arte negra, azteca e degli ideogrammi cinesi.
In questi anni teneva corsi alla “Academia Städel “ di Francoforte frequentati dalla fotografa Marta Hoepffner prima che fosse costretto dal regime nazista a lasciare l'insegnamento nel 1933. Infatti le sue opere d'avanguardia erano state classificate “arte degenerata”.
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