In questo articolo esploreremo in modo approfondito il tema Ubaldo Badas e il suo impatto sulla nostra società attuale. Analizzeremo le varie prospettive e opinioni che esistono attorno a Ubaldo Badas, nonché la sua rilevanza in diversi contesti. Inoltre, esamineremo i fattori storici e culturali che hanno contribuito all'evoluzione di Ubaldo Badas nel tempo. Attraverso questa analisi dettagliata, cerchiamo di fornire una visione olistica di Ubaldo Badas, con l'obiettivo di comprenderne meglio l'importanza e il ruolo nel mondo contemporaneo.
Ubaldo Badas (Cagliari, 1904 – Cagliari, 1985) è stato un architetto italiano, uno dei principali del XX secolo in Sardegna.
Ubaldo Badas nasce a Cagliari nel 1904. Dopo aver cominciato gli studi di matematica, che interruppe, non terminando quindi gli studi universitari, nel 1928 fu assunto come urbanista dall'allora podestà Enrico Endrich, con il quale rimase amico per tutta la vita. In questo periodo aderisce al Razionalismo italiano. Lavorò a molte opere per il Comune sia durante l'amministrazione Endrich (in collaborazione con l'ingegnere Pisano) sia negli anni successivi, ma anche in privato. Poiché privo della laurea in architettura, ricevette meno ingaggi di quanti avrebbe potuto e l'attribuzione delle sue opere è spesso incerta, in quanto non ha potuto firmare i suoi progetti. Nel dopoguerra si avvicina a una nuova corrente, chiamata Neoliberty. Negli anni cinquanta è tra i principali promotori dell'I.S.O.L.A., tramite il quale promuove la conoscenza e la commercializzazione dell'artigianato sardo nel mondo. Esercitava, soprattutto a partire dagli anni settanta, anche l'attività di pittore. Collaborò anche a "Mediterranea" e "Fontana Viva".[1][2]
Costruita alla fine del XVIII secolo come polveriera regia, nel 1828 Carlo Boyl di Putifigari realizza la facciata neoclassica. La struttura dall'unità d'Italia agli anni venti del Novecento ha ospitato una caserma. Dal 1928 al 1933 Badas si occupò della ristrutturazione degli interni della vecchia polveriera per adibirla a Galleria D'Arte.
Nel 1933 a Badas venne affidata la sistemazione del Terrapieno, il quale intervento si può vedere integralmente ancora oggi.
Sempre nel 1933, Badas realizzò la scuola all'aperto Attilio Mereu, fra il viale Regina Elena e la salita de S'Avanzada. Al tempo era una delle scuole più all'avanguardia, ma oggi versa in stato di degrado a causa dell'occupazione di abusivi.
Il monumento si trova in Via Sonnino, fra l'EXMA' e il palazzo dei Carabinieri. Venne costruito con evidentissime linee di architettura fascista (basti notare i due enormi fasci dove sono scritti vari avvenimenti della I Guerra Mondiale, alternati con pietre bianche e nere)
Costruita nel 1937 sull'arenile del Poetto come colonia per le vacanze, ma lasciata incompiuta. Nel 1947 completata e trasformata in ospedale (Ospedale Marino). Nel 1982 l'Ospedale Marino si trasferisce in altro edificio: da allora la costruzione è in stato di abbandono;
L'Albergo del povero si trova in Viale Fra Ignazio ed è stato costruito nel 1943, anche come ricovero per chi perdeva la casa durante i bombardamenti. Attualmente, dopo recenti e discussi lavori di recupero e adeguamento, è sede della biblioteca dell'Università di Economia.
Si trova nel Largo Carlo Felice. In origine era ricoperto di ceramica rossa, tolta un paio di anni fa a seguito di un discutibile intervento di ristrutturazione, la facciata è attualmente di color cemento. Sulla parete cieca, dante sul Largo Carlo Felice, ospita delle interessanti ceramiche del famoso scultore di Sassari Giuseppe Silecchia realizzate nel 1958, ricollocate e non distrutte dal recente restauro.
Il palazzo, che si trova in viale Trento, è nato come sede provvisoria dell'Regione Autonoma della Sardegna, in attesa del grande palazzo di via Roma, ed era stato predisposto a essere riadattato ad abitazioni private. Tuttavia assolve ancora oggi il suo compito iniziale.
Attualmente l'edificio rischia di essere demolito per far posto a una palazzina. Nonostante il vincolo della soprintendenza che blocca il progetto di demolizione-ricostruzione presentato da un'impresa edile, l'impresa stessa ha presentato ricorso al TAR. http://www.ufficiostampacagliari.it/rassegnastampa.php?pagina=6528 Archiviato il 3 dicembre 2013 in Internet Archive.
Badas ha realizzato anche un'altra villa in via Milano, poco distante dalla precedente.
Questo palazzo, oltre ad essere stato realizzato da lui, era anche la sua abitazione privata. (Oggi appartenente alla famiglia Pintore)
Edificio prospettante su viale Diaz, sulla cui via la facciata presenta un'interessante ceramica decorativa e un basamento con pietre di vari colori. La facciata che dà all'interno della Fiera segue lo stile Neoliberty, con l'uso del legno e delle pietre.
L'edificio scolastico si trova in viale Trento, a poca distanza dal palazzo della Regione Autonoma della Sardegna dello stesso Badas.
Costruito per l'ISOLA nel 1956 a Sassari e considerato forse il più importante esempio di architettura moderna in Sardegna. È intitolato al cofondatore dell'ISOLA Eugenio Tavolara, e si trova nei giardini pubblici cittadini, in pieno centro. La struttura successivamente subito delle modifiche architettoniche, per adattarla alle nove norme della sicurezza, snaturandola in alcune parti, ma nel 2011 è stato oggetto di un nuovo restauro con l'intento di eliminare le superfetazioni e ripristinare l'aspetto originario dell'edificio.
Badas nel 1952 allestì gli interni del negozio sassarese di Piazza d'Italia. Il locale presentava un pannello a tutta parete in steatite, decorato in bassorilievo da Eugenio Tavolara, l'opera è oggi esposta presso la sede della Polizia Municipale della città.
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