Al giorno d'oggi, Società Polisportiva Ars et Labor 1925-1926 è un argomento che ha acquisito grande rilevanza nella società. Sono molte le persone interessate a questo tema, sia per il suo impatto sulla vita quotidiana, sia per la sua influenza sull’economia e sulla cultura. Società Polisportiva Ars et Labor 1925-1926 è un tema presente nel corso della storia e, con il passare del tempo, la sua importanza diventa sempre più evidente. In questo articolo esploreremo diversi aspetti legati a Società Polisportiva Ars et Labor 1925-1926, la sua evoluzione nel tempo e il suo impatto sulla società moderna.
Questa pagina raccoglie le informazioni riguardanti la Società Polisportiva Ars et Labor nelle competizioni ufficiali della stagione 1925-1926.
Stagione
Dopo cinque stagioni giocate nella massima categoria, la SPAL si ritrova in Seconda Divisione.
Il presidente Ridolfi conferma alla guida della squadra biancazzurra l'allenatore Alt, il quale mantiene intatta l'ossatura della squadra con Sgarbi, Vassarotti, Manfredini e i due Bertacchini, completando la rosa con gli acquisti di Barbieri, Bartel, Romani e dell'impronunciabile polacco Mrkwiska. Vengono ceduti Banchero, Dabbene, Vercelli e Baccilieri.
La SPAL è una macchina da goal, in casa ottiene dieci vittorie su dieci partite, lontano da casa ottiene sei vittorie. Netta la vittoria del girone con sette lunghezze di vantaggio sulla Libertas Lucca (poi sarà Lucchese). Tra i cannonieri biancoazzurri Vassarotti realizza 12 reti, Mrkwiska 11, Bartel, Barbieri e Sgarbi 8, Romani 7. Ma tutto questo non servirà, dato che con la riforma dei campionati e la nascita della Divisione Nazionale a due gironi (che va a comprendere anche le squadre del sud), non saranno previste promozioni.
calcio
SPAL
Walter Alt
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Gaetano Ridolfi
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Trevigliese
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Libertas
Viareggio
Crema