Nel mondo di oggi, Piacenza Football Club 1991-1992 è un problema presente in tutte le sfere della società. Dalla politica alla cultura popolare, Piacenza Football Club 1991-1992 ha catturato l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Con l'avanzare della tecnologia e l'evoluzione della società, l'interesse per Piacenza Football Club 1991-1992 continua a crescere ed è diventato un argomento di conversazione ricorrente nelle conversazioni quotidiane e nei media. In questo articolo esploreremo le diverse sfaccettature di Piacenza Football Club 1991-1992, il suo impatto sulla società e come sia diventato così rilevante oggi.
Questa pagina raccoglie le informazioni riguardanti il Piacenza Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 1991-1992.
Stagione
Nella stagione 1991-1992 il Piacenza conferma sostanzialmente la squadra che aveva ottenuto in primavera la promozione in Serie B, a partire dall'allenatore Luigi Cagni; dal mercato estivo sono inoltre aggiunti gli acquisti di Davide Pinato, e di Fabrizio Fioretti, del centravanti Antonio De Vitis che sostituisce Giovanni Cornacchini ceduto al Milan[2]. Nel corso della stagione vengono poi acquistati Settimio Lucci e Armando Madonna (che torna a Piacenza dopo tre anni), con l'obiettivo di raggiungere la salvezza: la squadra di Cagni la ottiene nel finale di stagione, anche grazie al contributo delle 17 reti di Antonio De Vitis[2]. Con 36 punti il Piacenza ha chiuso il campionato all'undicesimo posto. Nella Coppa Italia i biancorossi lasciano la manifestazione già al primo turno eliminati nel doppio confronto dal Modena.
Divisa e sponsor
Il fornitore ufficiale di materiale tecnico per la stagione 1991-92 fu ABM, mentre lo sponsor di maglia fu Cassa di Risparmio di Piacenza e Vigevano.