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Partito Democratico Cristiano | |
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Leader | Flaminio Piccoli Alfredo Vito Giovanni Prandini |
Stato | ![]() |
Sede | Piazza del Gesù, 46 - Roma |
Fondazione | 2000 |
Dissoluzione | 23 novembre 2013 |
Confluito in | Forza Italia |
Ideologia | Cristianesimo democratico |
Collocazione | Centro |
Sito web | www.partitodemocraticocristiano.org/ |
Il Partito Democratico Cristiano è stato un partito politico italiano fondato nel 2000 da Flaminio Piccoli, impossibilitato a presentare le liste della Democrazia Cristiana alle elezioni amministrative.
Il partito si presenta per la prima volta in occasione delle elezioni regionali del 2000, presentando all'interno della coalizione di centrodestra: nel Lazio sostiene Francesco Storace e in Puglia Raffaele Fitto.
Anche alle elezioni politiche del 2001, il PDC sostiene la coalizione di centrodestra, la Casa delle Libertà, e lo stesso Vito viene eletto deputato per Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi, all'interno del quale il PDC confluisce completamente nel 2002.
Nel corso del 2004 il partito riprende la propria autonomia per opera dell'ex presidente della regione Abruzzo Anna Nenna D'Antonio, che affida la presidenza del rinato partito a Clelio Darida. Pochi mesi dopo la segreteria del partito viene assunta dall'ex ministro Giovanni Prandini. Nel febbraio 2006 il PDC annuncia l'intento di presentare liste autonome svincolate dai poli alle elezioni politiche di aprile. Tuttavia il nome e il simbolo del partito vengono ricusati dal Ministero dell'Interno all'atto di presentazione. In seguito a questa decisione il PDC decide di sostenere (seppur solo esternamente) il partito Democrazia Cristiana di Giuseppe Pizza che si presenta nella coalizione dell'Unione di centrosinistra insieme con la Lista Consumatori.
Dopo le elezioni il partito mantiene una posizione ufficialmente esterna ai poli, promuovendo un dialogo con tutte le componenti di ispirazione neo-democristiana sparse negli schieramenti. In particolare il partito manifesta un rapporto privilegiato con l'UDEUR di Clemente Mastella, confermando una posizione di sostanziale appoggio esterno alla coalizione di centrosinistra. Obiettivo dichiarato del partito è puntare alla costituzione di una grande forza democratico-cristiana e di centro che unisca tutte le componenti politiche italiane che fanno riferimento al Partito Popolare Europeo. In questo contesto si colloca l'iniziativa, varata nel novembre 2006, di aderire alla Federazione Democristiana insieme ad altri movimenti neo-centristi.
Il 16 dicembre 2006 si svolge il congresso del partito che riconferma Prandini nella carica di segretario, al termine di un'assise intitolata "Democristiani: il percorso continua per una Federazione di Centro". Il leader del PDC ribadisce la collocazione del partito al centro degli schieramenti, come alternativa rispetto ai due poli, e manifesta interesse per la nuova collocazione assunta dall'UDC di Pier Ferdinando Casini.
Ancora nel febbraio 2007, il PDC stabilisce un asse privilegiato con gli altri piccoli soggetti situati al centro dei poli (Democrazia Cristiana di Pizza, Rifondazione DC di Publio Fiori e Democrazia Cristiana di Angelo Sandri) e guarda con interesse al percorso dell'UDC.
Nel 2008, in occasione delle elezioni politiche, il Partito Democratico Cristiano aderisce all'iniziativa di un polo di centro promossa da UDC ed altri movimenti a sostegno della Candidatura di Casini a premier.
Il PDC in occasione delle elezioni politiche del 2013 decide di dare indicazione di voto, pur mostrando un certo distacco, per la coalizione di centrodestra guidata da Silvio Berlusconi, criticando la scelta dell'UdC di allearsi con Scelta Civica di Mario Monti.[1]
Il 23 novembre 2013 il presidente Giovanni Prandini annuncia la confluenza del Partito Democratico Cristiano nella rinata Forza Italia di Silvio Berlusconi.
È scritto nella presentazione del partito: