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Paris Bordon nacque a Treviso, ma si trasferì a Venezia già nella tarda adolescenza. Nel capoluogo veneto studiò brevemente e in modo alquanto infelice (secondo il Vasari) con Tiziano. Vasari potrebbe aver incontrato Bordon da vecchio.
Dal 1520 circa, possediamo opere del Bordon, che includono la Sacra Famiglia a Firenze, Sacra Conversazione con Donatore (a Glasgow), e la Sacra Famiglia con santa Caterina (Musei dell'Ermitage). Il Sant'Ambrogio con donatore (1523) è ora a Brera. Nel 1525-1526, realizzò una pala per la chiesa di Sant'Agostino a Crema, una Madonna coi santi Cristoforo e Giorgio (ora nelle collezioni dell'Accademia Tadini a Lovere). Una seconda pala destinata a Crema, la Pentecoste, è ora nella Pinacoteca di Brera.
Nel 1534-1535 (secondo altri nel 1545[2]), dipinse su larga scala il suo più grande capolavoro per la Scuola di San Marco, la Consegna dell'anello al Doge (conservato presso le Gallerie dell'Accademia di Venezia). Ma Bordon eccelse anche nella realizzazione di opere di piccole dimensioni, mostrando mezze figure, con donne e uomini seminudi dalla mitologia o dalle storie religiose in una interazione muscolare, nonostante l'affollato spazio.
Paris Bordon eseguì dipinti murali molto importanti a Venezia, Treviso e Vicenza, ma essi andarono distrutti in seguito ai bombardamenti nella seconda guerra mondiale. Nel 1538, venne invitato in Francia da Francesco I, alla cui corte dipinse numerosi ritratti, anche se nessuna traccia di queste opere si trova nelle collezioni francesi; i due unici ritratti conservati al Louvre sembrano essere infatti acquistati più tardi dal museo. Durante il viaggio di ritorno in Italia, Bordon lavorò anche per il palazzo Fugger ad Augusta.[3]
Negli anni 1542-1543, dopo essere ritornato dalla Baviera, decorò le pareti della chiesa di San Simone e Giuda Taddeo, a Vallada Agordina, con un ciclo di affreschi. Negli anni 1550 si accostò al gusto francese di Antoine Caron come evidenziò nel Combattimento dei gladiatori e nelle due Allegorie.
La National Gallery, a Londra, possiede un Dafni e Cloe e un ritratto di fanciulla, mentre la sua Sacra Famiglia è a Bridgewater House, Inghilterra. Altre sue opere importanti sono la Madonna nella collezione Tadini di Lovere, i dipinti nel Duomo di Treviso, due opere mitologiche alla Galleria Borghese e nel Palazzo Doria Pamphilj a Roma, i Giocatori di scacchi a Berlino, un noto ritratto di superba qualità in possesso dei langravi di Hesse a Kronberg, e un Battesimo di Cristo a Filadelfia.
San Girolamo nel deserto, 1520-1525 circa, olio su tela, 70 x 87 cm, Filadelfia, Museum of Art.
Madonna con Bambino, San Giorgio e San Cristoforo, nota anche come Pala Manfron, 1525-1527 circa, olio su tela, 210 x 160 cm, Lovere, Accademia Tadini.
Gentiluomo con signora e figlia, 1550 circa, ?? x ?? cm, Chatsworth House, Derbyshire.
Madonna con Bambino e san Sebastiano, ??, olio su tavola, 27 x 26,7 cm, Auckland, Art Gallery Toi O Tamaki.
Battesimo di Cristo, ??, olio su tela, 110x136 cm, Collezione privata, Asta 2 dicembre 2004, Finarte, Milano.
Note
^Atto di battesimo di Paris Bordon (dai registri dell'Archivio Capitolare di Treviso): «Baptizatus fuit Paris Paschalinus filius magistri Joannis sellarii». Adolfo Venturi, Storia dell'arte italiana, vol. 9 parte 3, Milano, Hoepli, 1928.
^Cecil Gould, s.v. Bordone, Paris, in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 12, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani (1971)
^anche questi affreschi e dipinti sono andati perduti.