Ora legale

Nel mondo di oggi, Ora legale è diventato un argomento di grande rilevanza e interesse per un ampio spettro di individui e comunità. Fin dalla sua nascita, Ora legale ha catturato l'attenzione di esperti e appassionati, generando dibattiti che vanno dalle sue origini al suo impatto sulla società moderna. Ora legale è stato studiato e analizzato da diverse prospettive, il che ha dato origine a una grande quantità di informazioni e opinioni sull'argomento. In questo articolo approfondiremo l'entusiasmante mondo di Ora legale, esplorandone i significati, le implicazioni e i possibili sviluppi futuri.

     Stati che adottano il cambio d'ora.

     Stati che hanno usato il cambio d'ora in passato.

     Stati in cui non vi è mai stato il cambio d'ora.

L'ora legale[1][2] è la convenzione di spostare avanti di un'ora le lancette[3] degli orologi di uno Stato per sfruttare meglio l'irradiazione del sole durante il periodo estivo.[4]

Di converso, il termine ora solare si riferisce all'orario statale usato durante il periodo invernale, quando esso coincide con quello del meridiano del fuso orario di riferimento, chiamato anche «ora civile convenzionale». Si badi bene tuttavia come tale riferimento valga a livello nazionale, dato che invece l'ora locale sarebbe tecnicamente diversa in ogni punto del globo terrestre, in quanto riferita alla posizione della Terra rispetto al Sole.

In alcuni paesi l'ora solare è di fatto sospesa, e si adotta l'ora legale per tutto l'anno. In molti paesi si usa una terminologia più diretta per designare l'ora legale, ovvero «orario estivo». Una denominazione più precisa perché riferita allo scopo del cambiamento d'orario, quindi slegata dal riferimento alla stagione estiva, è quella di «orario di risparmio in luce diurna» (dall'inglese: daylight saving time, DST).

Nei paesi dell'Unione europea l'ora legale ha inizio l'ultima domenica di marzo e termina l'ultima domenica di ottobre. Anche il Liechtenstein, Andorra, Monaco, San Marino, Svizzera, Norvegia e Città del Vaticano seguono le stesse regole.

Un discorso separato va fatto per il Regno Unito che fino al 31 gennaio 2020 ha fatto parte dell'Unione europea, seguendone le regole anche in termini di adozione dell'ora legale. Segue ancora le stesse date e modalità, dovendo ancora sciogliere il nodo Irlanda del Nord in merito ad essa. La scelta di come procedere negli anni a seguire sarà certamente influenzata dalla decisione, comunque ancora da prendere, relativa all'abolizione dei cambi di orario nell'Unione europea.

Storia

Nelle società antiche e prima della diffusione degli orologi, l'organizzazione delle civiltà agricole non si basava su bioritmi fissi come nelle moderne civiltà industrializzate. I contadini, che costituivano la grande maggioranza della popolazione, si alzavano sempre all'alba seguendone inconsciamente il progressivo anticipo in primavera o ritardo in autunno: nell'impero romano la cosiddetta ora prima era sempre quella che seguiva il sorgere del sole, indipendentemente dall'istante in cui questo evento astronomico si verificasse. Nell'età contemporanea l'espediente dell'ora legale non fa che riprodurre almeno in parte questo antico spostamento dei bioritmi umani a seconda delle stagioni.[5]

Già nel 1784, Benjamin Franklin, l'inventore del parafulmine, pubblicò un'idea sul quotidiano francese Journal de Paris. In queste riflessioni, Franklin si poneva l'obiettivo di risparmiare sulla spesa in candele ma, per la stravaganza delle proposte (come mettere un cannone in ogni via, che sparasse un colpo per svegliare gli abitanti), non trovarono seguito[6]. Sostanzialmente Franklin non propose di spostare il tempo, bensì di obbligare, esercitando varie forme di pressione (tassazione delle persiane, razionamento candele, divieto di circolazione notturna e una sveglia rumorosa all'alba), a forzare la popolazione ad alzarsi ad orari più mattinieri.[7] La proposta di spingere la popolazione ad alzarsi prima modificando il riferimento orario, origina da un lavoro dell'entomologo neozelandese George Vernon Hudson. Nel 1895, egli presentò un documento alla Società Filosofica di Wellington, proponendo uno spostamento in avanti degli orologi di due ore.[8] L'idea venne ripresa pochi anni dopo, dal costruttore britannico William Willett, e questa volta trovò terreno fertile nel quadro delle esigenze economiche provocate dalla prima guerra mondiale: nel 1916 la Camera dei Comuni diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un'ora in avanti durante l'estate. Molti paesi imitarono il Regno Unito in quanto in tempo di guerra il risparmio energetico era una priorità.

Vantaggi e svantaggi

Lo scopo dell'ora legale è quello di consentire un risparmio energetico, grazie al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica. L'ora legale non può aumentare le ore di luce disponibili, ma solo indurre un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente usate in modo non necessario a causa delle abitudini di orario.

Si consideri ad esempio una persona che dorma ogni giorno dalle 23 alle 7: d'estate il sole sorge ben prima delle 7 e quindi utilizzando l'ora legale è possibile sfruttare l'ora di luce dalle 6 alle 7 e ritardare di un'ora l'accensione della luce elettrica alla sera.

Terna, la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione, ogni anno stima il risparmio consentito dall'adozione dell'ora legale. La tabella seguente riporta questi dati per alcuni anni.

Risparmio di energia elettrica mensile e annuo
Anno Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Totale GW·h
2023 n.d. 370[9]
2022 n.d. 420[10]
2021 n.d. 450[11]
2020 n.d. 400[12]
2019 n.d. 505[13]
2018 n.d. 554[14]
2017 n.d. 567[15]
2016 n.d. 573[16]
2015 16.2 144.0 80.5 31.1 30.3 31.9 70.6 147.7 552[17]
2014 12.6 143.8 76.9 29.2 28.6 30.7 79.7 148.2 549[18]
2013 7.0 149.0 81.0 31.0 30.0 32.0 81.0 158.0 569[19]
2012 56.0 129.0 81.0 34.0 34.0 33.0 85.0 161.0 613[20]
2011 30.0 150.0 87.0 35.0 36.0 38.0 86.0 185.0 647[21]
2010 18.3 150.0 87.0 35.0 36.0 38.6 85.5 194.0 644[22]
2009 0.2 169.0 87.0 34.7 35.6 38.0 85.5 193.0 643[23]
2008 0.2 169.0 86.7 34.5 35.5 38.0 85.3 197.0 646[24]
2007 32.0 169.0 86.0 34.0 35.0 38.0 85.2 164.5 643[25]
2006 0.0 169.0 87.0 34.0 35.0 38.0 85.0 197.0 645[26]
2005 0.0 167.0 86.0 34.0 35.0 37.0 84.0 197.0 640[27]
2004 0.0 178.0 72.0 27.0 29.0 51.0 85.0 167.0 609[28]
Nota: GRTN prima, e Terna poi, non sembrano avere fornito la metodologia utilizzata per la stima.

Per il periodo compreso tra il 2004 e il 2012 ha permesso un risparmio di oltre 6 miliardi di kilowattora, con una minore spesa pari a novecento milioni di euro. Da notare che per il 2011 il risparmio è stato di 647 milioni di kilowattora[29] a fronte di un fabbisogno energetico totale del paese di 334.640 GWh[30] pari allo 0,19% nel 2011; e di 613 milioni di kWh[29] a fronte di un fabbisogno energetico totale del paese di 328.220 GWh[30] pari di nuovo allo 0,19% nel 2012.

In base a queste considerazioni si avrebbe un analogo risparmio energetico con l'adozione di un ipotetico stile di vita che abbia orari "centrati" rispetto al mezzogiorno (cioè dormire dalle 20 alle 4 anziché dalle 23 alle 7), perché si sfrutterebbero così interamente le ore di luce. Su questi argomenti si innescano però considerazioni psicologiche che non sono sotto il controllo dell'amministrazione.

Nei giorni immediatamente successivi al "cambio dell'ora" (ossia al passaggio da ora solare a legale e viceversa), alcune persone lamentano disturbi dovuti all'alterazione del ciclo sonno-veglia.[31] Si tratta dello stesso fenomeno che si riscontra nelle persone che viaggiano in aereo tra paesi separati da diversi fusi orari (il cosiddetto jet lag); in questo caso però l'effetto è minore perché il cambiamento di orario è di una sola ora e altre persone non avvertono alcun disturbo. Una ricerca di svariati cardiologi americani afferma che l'ora di sonno persa il giorno dopo l'entrata in vigore dell'orario estivo incrementa del 25% la probabilità di subire un infarto cardiaco. Questo rischio cala del 21% il giorno in cui l'ora di sonno persa viene recuperata.[32][33] Altri studi certificano il forte aumento di incidenti ed infortuni sul lavoro nel giorno successivo all'entrata in vigore dell'ora legale.[34]

Ipotesi di abolizione del cambio in Unione europea

Lo stesso argomento in dettaglio: Abolizione dei cambi di orario nell'Unione europea.

L'abolizione dell'ora solare comporterebbe l'utilizzo dell'ora legale tutto l'anno, con il problema che d'inverno, con meno ore di luce a disposizione, uno slittamento in avanti di alba e tramonto potrebbe fornire sì un'ora di luce in più alla sera, ma anche una in meno ogni mattina, mentre le attività umane continuerebbero a svolgersi con lo stesso orario.[35]

La questione è di competenza dell'Unione europea, in base alla direttiva 2000/84/CE. La Commissione europea sta valutando se abolire il cambio fra estate e inverno. Si tratta di scegliere se tenere costantemente l'ora invernale, oppure l'ora estiva, oppure ancora una media fra le due, per cui ad esempio l'ora dell'Europa Centrale diventerebbe UTC + 1.30. A Milano il Sole sorgerebbe d'inverno alle 8.30 e tramonterebbe d'estate alle 20.45.

Tra il 4 luglio 2018 e il 16 agosto 2018 sul sito della Commissione europea si è svolta una consultazione pubblica aperta sulle disposizioni relative all'ora legale,[36] in cui, tra le domande, nel caso di abolizione del cambio orario veniva posta l'alternativa tra il mantenere sempre l'ora solare o il mantenere sempre l'ora legale.[37] La consultazione ha ottenuto 4,6 milioni di risposte – il numero più alto mai ricevuto da una consultazione pubblica UE.[38]

Adozione dell'ora legale

Lo stesso argomento in dettaglio: Ora legale nel mondo.

Europa

Dal 1996 tutti i paesi dell'Unione europea, più la Svizzera e i paesi dell'est Europa, adottano lo stesso calendario per l'ora legale, nonostante le polemiche di alcuni stati membri. Fino all'ottobre 2011 anche la Russia era agganciata a questo sistema di cambio ora, poi è passata a sperimentare l'ora legale permanente, arrivando infine a ripristinare invece l'ora solare quale orario di riferimento per tutto l'anno (ora solare permanente).[39]

Il protocollo che regolamenta l'ora legale in Europa stabilisce che per i tre fusi orari Europei – Western European Time "WET": UTC+0 per l'Europa occidentale (Regno Unito, Irlanda e Portogallo, etc.), Central European Time "CET": UTC+1 per l'Europa centrale (quello a cui appartiene l'Italia insieme a Spagna, Francia, Svizzera, Germania, Polonia, ecc.), ed Eastern European Time "EET": UTC+2 per l'Europa orientale (Grecia, Finlandia, Romania, Bulgaria, Estonia, Lituania, Lettonia, Ucraina, Moldavia ecc.), il cambio dell'ora avvenga l'ultima domenica di marzo e l'ultima domenica di ottobre allo scoccare delle ore 1:00 UTC, cioè dalle ore 1:00/2:00/3:00 alle ore 2:00/3:00/4:00 in marzo, e viceversa in ottobre.[40] Per i paesi che adottano il fuso orario dell'Europa centrale (CET, UTC+1), tra cui l'Italia, quando scattano le ore 2:00 antimeridiane dell'ultima domenica di marzo gli orologi vengono spostati avanti di un'ora (ora solare CET+1, UTC+2), quindi l'ora che incomincerebbe alle 2:00 e terminerebbe alle 3:00 viene soppressa. Nel passaggio inverso (che avviene l'ultima domenica di ottobre), quando scattano le ore 3:00 antimeridiane si riporta l'orologio indietro di un'ora (torna l'ora solare CET, UTC+1), cioè l'ora che incomincia alle 2:00 e termina alle 3:00 viene ripetuta due volte.

Questi orari sono stati scelti perché sono quelli in cui la circolazione dei treni e degli altri mezzi pubblici è ridotta al minimo e quindi si minimizzano i disallineamenti rispetto agli orari giornalieri programmati. Si noti come l'ora legale scatti contemporaneamente in tutta l'Unione: se il cambio avviene dunque fra le 2 e le 3 nell'Europa centrale, avviene fra l'una e le 2 in Repubblica d'Irlanda e Portogallo e fra le 3 e le 4 in Grecia, Bulgaria e Romania.

Italia

Lo stesso argomento in dettaglio: Ora legale in Italia.

In Italia l'ora legale nacque come misura di guerra nel 1916, tramite il decreto legislativo luogotenenziale n. 631 del 25 maggio che modificò il precedente Regio Decreto n. 490 del 10 agosto 1893 relativo al meccanismo di calcolo dell'ora in vigore nel paese, rimanendo in uso fino al 1920.

Dal 1940 al 1948 fu abolita e ripristinata diverse volte a causa della seconda guerra mondiale. In tale occasione si ebbe il periodo di massima durata dell'ora legale: dal 14 giugno 1940 al 2 novembre 1942. La creazione della Repubblica Sociale comportò per due anni la sfasatura dell'applicazione dell'ora legale fra il Nord e il Sud del paese.[41] Durante l'occupazione jugoslava di Trieste l'esercito titino la vietò per allineare l'orario della città a quello della Jugoslavia.[42] L'ora legale venne adottata definitivamente con la legge 503 del 1965.[43]

L'ora legale stabilita da tale legge, applicata per la prima volta nel 1966, durava quattro mesi, dall'ultima domenica di maggio all'ultima domenica di settembre; in quell'anno specifico restò in vigore dal 22 maggio al 24 settembre. Tale durata venne estesa a sei mesi nel 1980 anticipando l'inizio alla prima domenica di aprile e poi dal 1981 all'ultima domenica di marzo. Un ulteriore prolungamento di un mese è stato introdotto nel 1996, insieme con il resto dell'Europa quando la fine fu spostata all'ultima domenica di ottobre.

La legge n. 1144/1966 delegò ad un decreto del Presidente della Repubblica il compito di decidere annualmente inizio e fine dell'ora legale[44] rispettivamente nel periodo 31 marzo – 10 giugno e 20 settembre – 31 ottobre. Nel 1980 il decreto-legge n. 270 modificò tali periodi anticipando il possibile inizio al 28 marzo.[45] Due anni dopo si anticipò il potenziale periodo di avvio dell'ora legale al 15 marzo.[46]

Solo nel 2010 l'Italia con l'art. 22 della legge n. 96, recependo la direttiva 2000/84/CE del Parlamento europeo (direttiva a firma del presidente N. FONTAINE)[47], fissò l'inizio dell'ora legale alle ore 2:00 del mattino dell'ultima domenica di marzo e il termine alle 3:00 del mattino dell'ultima domenica di ottobre[48], pratica comunque già di fatto in uso in Italia fin dal 1996.[49]

Svizzera

In Svizzera l'ora legale è stata adottata per la prima volta nel 1981. Dal 1996 segue il calendario dell'Unione europea.

Paesi equatoriali

In generale, i Paesi della fascia tropicale non adottano l'ora legale, in quanto la variazione delle ore di luce durante l'arco dell'anno è minima e non consente di avere ore di luce sufficienti la mattina per giustificare uno spostamento di lancette in avanti di un'ora per aggiungere luce alla sera.

Emisfero australe

Nell'emisfero australe, essendo le stagioni invertite rispetto all'emisfero boreale, anche l'ora legale segue un calendario invertito: in Australia è in vigore da ottobre a fine marzo o inizio aprile, con possibili variazioni da stato a stato.[50]

Altri paesi

In Africa l'ora legale è scarsamente usata e, in paesi come la Tunisia, viene applicata soltanto negli anni in cui il Ramadan cade in periodo di ora solare, in modo tale che non vengano artificialmente allungate le ore (diurne) di digiuno dei fedeli musulmani, precedenti il tramonto. In Russia dal 2011 ad ottobre 2014, a seguito di una decisione presa da Dmitrij Medvedev, è stata adottata per tutto l'anno l'ora legale (ovvero l'orario estivo, cioè con gli orologi posti un'ora avanti rispetto al fuso orario). Da ottobre 2014, dopo l'approvazione di una proposta parlamentare, l'ora legale è stata abolita ed è tornata in vigore l'ora solare per tutto l'anno. La Bielorussia, vista la vicinanza politica alla Russia, ha deciso di adottare il suo stesso sistema orario. In Ucraina inizialmente si è pensato di adottare il sistema russo, ma si è poi preferito mantenere lo stesso sistema dell'Unione Europea.

Note

  1. ^ Legge comunitaria sull'ora legale.
  2. ^ Neviani/ Feyles -"Geografia generale"
  3. ^ Naturalmente, per orologi digitali o informatici (cellulare, computer, strumentazione automobile, ecc.) non ci sono lancette. Quando l'impostazione oraria del dispositivo non è aggiornabile automaticamente (oppure il servizio del provider non è disponibile), per passare da ora legale a solare (o viceversa) è errato modificare direttamente l'ora. Una volta impostato il fuso orario corretto, occorre agire sull'opzione che consente di modificare il tipo di orario (legale/solare), aumentando o diminuendo di 1 ora il valore predefinito. Questo perché, altrimenti, l'orario non è sincronizzato correttamente con quello del provider e quindi, ad esempio, i marcatori temporali degli SMS risultano diversi dall'orario del telefono. Questo, ovviamente, se è disponibile l'opzione (si/no) di "ora legale" (oppure l'incremento in ore di "daylight saving").
  4. ^ (EN) What Is Daylight Saving Time?, su www.timeanddate.com. URL consultato il 26 marzo 2023.
  5. ^ Prima della rivoluzione industriale, se prendiamo ad esempio una città alla latitudine di Milano, l'usuale risveglio all'alba comportava l'inizio della generalità della attività umane a un orario che corrispondeva alle 8 del mattino all'inizio dell'inverno, per poi anticiparsi progressivamente di tre ore e mezza fino all'inizio dell'estate. Nell'epoca attuale l'ora legale comporta invece un anticipo fisso di un'ora, applicato peraltro tutto d'un colpo.
  6. ^ National Geographic (a cura di), La nascita dell'ora legale, su storicang.it, 26 marzo 2023.
  7. ^ Full text - Benjamin Franklin - The Journal of Paris, 1784, su www.webexhibits.org. URL consultato il 26 marzo 2023.
  8. ^ (EN) On Seasonal Time-adjustment in Countries South of Lat. 30°, su rsnz.natlib.govt.nz. URL consultato il 26 marzo 2023.
  9. ^ Terna: risparmio di circa 90 milioni di euro per il sistema elettrico italiano nei 7 mesi di ora legale, su terna.it.
  10. ^ Terna: nei 7 mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha risparmiato circa 190 milioni di euro, su terna.it.
  11. ^ Terna: nei 7 mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha risparmiato oltre 100 milioni di euro (PDF), su download.terna.it.
  12. ^ Terna: nei 7 mesi di ora legale risparmiati 66 milioni di euro, su terna.it.
  13. ^ Terna: in 7 mesi di ora legale minori consumi elettrici per 505 milioni di kilowattora, su terna.it.
  14. ^ Terna: in 7 mesi di ora legale minori consumi elettrici per 554 milioni di kilowattora, su terna.it, 26 ottobre 2018. URL consultato il 29 ottobre 2018 (archiviato il 29 ottobre 2018).
  15. ^ Terna: in 7 mesi di ora legale minori consumi elettrici per 567 milioni di kilowattora, su terna.it, 27 ottobre 2017. URL consultato il 30 ottobre 2017 (archiviato il 30 ottobre 2017).
  16. ^ Terna: in 7 mesi di ora legale minori consumi elettrici per 573 milioni di kilowattora, su terna.it, 23 ottobre 2016. URL consultato il 30 ottobre 2016 (archiviato il 30 ottobre 2016).
  17. ^ Torna l’ora solare: in 7 mesi minori consumi per oltre 550 milioni di Kilowattora, su terna.it, 23 ottobre 2015. URL consultato il 18 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2016).
  18. ^ Torna l’ora solare: in 7 mesi minori consumi per circa 550 milioni di kilowattora, su terna.it, 24 ottobre 2014. URL consultato il 18 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2016).
  19. ^ Torna l’ora solare: in 7 mesi minori consumi per circa 570 milioni di kilowattora (PDF), su terna.it, 25 ottobre 2013. URL consultato il 18 maggio 2016 (archiviato il 1º luglio 2016).
  20. ^ Torna l’ora solare: in 7 mesi minori consumi per circa 613 milioni di kilowattora (PDF), su terna.it, 26 ottobre 2012. URL consultato il 18 maggio 2016 (archiviato il 1º luglio 2016).
  21. ^ Torna l’ora solare: in 7 mesi minori consumi per circa 647 milioni di kilowattora (PDF), su terna.it, 28 ottobre 2011. URL consultato il 18 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2016).
  22. ^ Torna l’ora solare: in 7 mesi minori consumi per più di 644 milioni di kilowattora (PDF), su terna.it, 29 ottobre 2010. URL consultato il 18 maggio 2016 (archiviato il 1º luglio 2016).
  23. ^ Ora legale: in 7 mesi l’Italia ha risparmiato 643 milioni di kilowattora pari a circa 93 milioni di Euro (PDF), su terna.it, 22 ottobre 2009. URL consultato il 18 maggio 2016 (archiviato il 1º luglio 2016).
  24. ^ Ora legale: in 7 mesi l’Italia ha risparmiato oltre 646 milioni di kilowattora, pari a circa 99 milioni di Euro (+17,3% sul 2007) (PDF), su terna.it, 24 ottobre 2008. URL consultato il 18 maggio 2016 (archiviato il 1º luglio 2016).
  25. ^ Ora legale: in sette mesi l’Italia ha risparmiato oltre 645 milioni di kilowattora, pari a 84,3 milioni di Euro (PDF), su terna.it, 26 ottobre 2007. URL consultato il 18 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2016).
  26. ^ Ora legale: in sette mesi l’Italia ha risparmiato 645 milioni di kilowattora, pari a circa 80 milioni di Euro (PDF), su terna.it, 26 ottobre 2006. URL consultato il 18 maggio 2016 (archiviato il 1º luglio 2016).
  27. ^ GRTN, Ora legale: in sette mesi l’Italia ha risparmiato 640 milioni di kilowattora, pari a oltre 69 milioni di Euro (PDF), su terna.it, 28 ottobre 2005. URL consultato il 18 maggio 2016 (archiviato il 1º luglio 2016).
  28. ^ GRTN, Ora legale: in sette mesi l’Italia ha risparmiato 609 milioni di kilowattora, pari a circa 61 milioni di Euro (PDF), su terna.it, 29 ottobre 2004. URL consultato il 18 maggio 2016 (archiviato il 1º luglio 2016).
  29. ^ a b Grazie all'ora legale risparmiamo 102 milioni di euro, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 26 marzo 2023.
  30. ^ a b Produzione e richiesta di energia elettrica in Italia dal 1883 al 2014
  31. ^ Domenica torna l'Ora Legale, lancette avanti di 60 minuti, su 3BMeteo | Previsioni Meteo, 28 marzo 2015. URL consultato il 26 marzo 2023.
  32. ^ Ransdell Pierson e Bill Berkrot, Daylight saving time linked to heart attacks: study, su reuters.com, Thomson Reuters, 29 marzo 2014. URL consultato il 31 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2014).
  33. ^ (EN) Amneet Sandhu, Milan Seth e Hitinder S. Gurm, Daylight savings time and myocardial infarction, in Open Heart, vol. 1, n. 1, 1º marzo 2014, pp. e000019, DOI:10.1136/openhrt-2013-000019, ISSN 2053-3624 (WC · ACNP). URL consultato il 26 marzo 2023.
  34. ^ (EN) APA PsycNet, su psycnet.apa.org. URL consultato il 26 marzo 2023.
  35. ^ Comunicato stampa Codacons, Il Codacons chiede l'eliminazione dell'ora solare: favorevole l'80% degli italiani, su codacons.it, 28 marzo 2008. URL consultato il 3 novembre 2019 (archiviato l'11 marzo 2016).
  36. ^ Consultazione pubblica aperta sulle disposizioni relative all’ora legale https://ec.europa.eu/info/consultations/2018-summertime-arrangements_it
  37. ^ Se venissero aboliti i cambi di orario, quale opzione preferirebbe? Abolire i cambi di orario e adottare:
    * l’ora legale in maniera permanente (lancette avanzate di un’ora rispetto all'ora solare)
    * l’ora solare in maniera permanente
    * nessun parere / non saprei
  38. ^ Valanga di risposte a sondaggio su ora legale, Ue valuta richieste abolizione - Europa, su ANSA.it, 30 agosto 2018. URL consultato il 26 marzo 2023.
  39. ^ Condé Nast, In Russia l'ora solare è per sempre, arriva l'inverno permanente, su Wired Italia, 27 ottobre 2014. URL consultato il 26 marzo 2023.
  40. ^ La regola vale anche per le Azzorre, che abbandonano l'UTC-1 alle 0:00 a marzo e vi ritornano alla 1:00 ad ottobre. Invece l'Islanda applica l'orario UTC tutto l'anno.
  41. ^ Ad esempio il ritorno all'ora solare nel 1943 il 4 ottobre al Nord e il 24 ottobre al Sud
  42. ^ Ciro Manganaro, Trieste fra cronaca e storia, Bologna, Tamari, 1975, p. 94.
  43. ^ LEGGE 14 maggio 1965, n. 503
  44. ^ LEGGE 24 dicembre 1966, n. 1144
  45. ^ DECRETO-LEGGE 21 giugno 1980, n. 270 - Normattiva, su www.normattiva.it. URL consultato il 26 marzo 2023.
  46. ^ LEGGE 22 dicembre 1982, n. 932 - Normattiva, su www.normattiva.it. URL consultato il 26 marzo 2023.
  47. ^ Direttiva 2000/84/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, su eur-lex.europa.eu, 19 gennaio 2001. URL consultato il 18 maggio 2016.
  48. ^ LEGGE 4 giugno 2010, n. 96 - Normattiva, su www.normattiva.it. URL consultato il 26 marzo 2023.
  49. ^ Ora legale italiana dal 1916 Archiviato il 29 settembre 2008 in Internet Archive.
  50. ^ (EN) Adozione dell'ora legale in Australia

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Collegamenti esterni

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