L'argomento Oncia (unità di misura) è un argomento ampiamente discusso e analizzato oggi. Da anni occupa un posto di rilievo nel dibattito accademico, politico e sociale. La sua rilevanza è dovuta al suo impatto sulla vita quotidiana delle persone, nonché sullo sviluppo di diversi campi di studio. In questo articolo esploreremo diversi aspetti legati a Oncia (unità di misura), dalle sue origini alle sue implicazioni nella società contemporanea. Inoltre verrà esaminata la sua influenza in diversi ambiti, come l’economia, la tecnologia, la cultura e la politica. Attraverso questa analisi esaustiva, miriamo a offrire una visione completa di Oncia (unità di misura) e della sua importanza nel mondo di oggi.
L'oncia è un sottomultiplo dell'unità di misura principale normalmente adottata. Nell'uso informale, il termine "oncia" viene anche utilizzato per intendere una quantità minima.[1]
Il termine indica l'unità di misura di massa (o peso) in alcuni ambiti commerciali, soprattutto di cultura materiale anglosassone (in cui convenzionalmente fa riferimento alla libbra), ma non fa parte del Sistema internazionale di unità di misura (SI).
Esiste anche l'oncia liquida, unità di volume.
Il valore di riferimento non è sempre lo stesso, ma varia a seconda dell'ambito in cui si opera.
In alcune zone, l'oncia ha avuto, in passato, anche valore di unità di lunghezza: in questo caso, di norma era un dodicesimo del piede; ma non era così dovunque: ad esempio, a Forlì, corrispondeva invece a un decimo di piede forlivese.
Il termine fu introdotto dagli antichi Greci, i quali, avendo un sistema a base duodecimale, indicarono con questo termine una grandezza minima corrispondente alla dodicesima parte di una unità, sia come lunghezza sia come peso.
Anche i Romani l'adottarono chiamandola uncia e destinandola a identici usi.
Dal momento che le unità metriche e ponderali non erano uguali dappertutto, pur avendo lo stesso nome e pur rappresentando sempre la dodicesima parte della grandezza di riferimento (quindi del piede, del palmo o del braccio, a seconda delle regioni), all'oncia corrispondevano misure diverse a seconda delle città nelle quali era usata.
Come sottomultiplo delle unità di lunghezza, l'oncia indicava 1/12 del piede. Così come sottomultiplo dell'unità di peso l'oncia indicava un dodicesimo della libbra; in Toscana, prima dell'annessione al Regno d'Italia, valeva 28,30 grammi. A Forlì, invece, a nord dell'Appennino, valeva 24 grammi. Nello stato veneziano, prima della sua caduta, l'oncia rappresentava la dodicesima parte dell'unità metrica del piede vicentino. A sua volta un'oncia era divisa in quattro minuti.
Once quadrate e cubiche furono applicate alla misura delle aree e dei volumi.
L'oncia (ounce) è ancora utilizzata negli Stati Uniti, come retaggio del sistema imperiale britannico per misure di massa o di peso. In tale sistema sono stati storicamente attivi diversi riferimenti per la misura del peso. In particolare sopravvive il sistema avoirdupois in cui la libbra vale 453,59 grammi e quindi 1 oncia, pari a un sedicesimo (1/16) di libbra (pound), equivale a 28,35 grammi e si indica col simbolo oz.
È anche usata internazionalmente come unità di misura dai baristi.
Tuttavia, per il commercio dei metalli preziosi è utilizzata in tutto il mondo l'oncia troy, che deriva dall'oncia del vecchio sistema troy in cui la libbra corrispondeva a 373,24 grammi e l'oncia valeva un dodicesimo (1/12) di libbra. L'oncia troy dunque equivale a 31,1035 grammi e si indica col simbolo ozt.
Nei paesi anglosassoni in farmacia è usata l'oncia apothecaries' che corrisponde esattamente all'oncia troy. Quando è necessario distinguere l'oncia usata comunemente dall'oncia troy o apothecaries' si specifica oncia avoirdupois.
Esiste anche l'unità di misura di volume oncia fluida (fl oz), calcolato a partire dalle misure di gallone e pinta e in modo differente nel sistema inglese o americano. Solo per l'etichettatura degli alimenti negli Stati Uniti, il valore di un'oncia liquida è fissato esattamente a 30 ml.