Nabihah Iqbal

In questo articolo esploreremo l'affascinante mondo di Nabihah Iqbal. Dalle sue origini fino alla sua attualità, Nabihah Iqbal ha catturato l'attenzione e l'interesse di persone di tutte le età e culture. Nel corso degli anni, Nabihah Iqbal ha svolto un ruolo cruciale in vari aspetti della società, dall'intrattenimento alla scienza e alla tecnologia. Attraverso questo articolo scopriremo le molteplici sfaccettature di Nabihah Iqbal e il suo impatto sul mondo moderno.

Nabihah Iqbal
NazionalitàRegno Unito (bandiera) Regno Unito
GenereMusica indipendente
Rock alternativo
Coldwave
Musica elettronica
Musica sperimentale
Periodo di attività musicale2013 – in attività
Album pubblicati2
Studio2
Sito ufficiale
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Nabihah Iqbal, nota anche con lo pseudonimo di Throwing Shade (Londra, 22 aprile 1988), è una musicista e cantante britannica.

Primi anni

Iqbal è nata da una famiglia di anglo-pakistani a Londra; suo fratello Haseeb è un poeta, e sua sorella Shahir è una fotografa.[1][2] Professionista del diritto, ha studiato alla School of Oriental and African Studies e all'Università di Cambridge.[3][4] Iniziò la sua carriera da musicista pubblicando con lo pseudonimo Throwing Shade nel 2013 e producendo contributi vocali per alcuni brani di Sophie tra cui Lemonade;[5] in occasione della pubblicazione dell'album Weighing of the Heart ha abbandonato lo pseudonimo iniziando a usare il suo nome di battesimo.[6]

Carriera

Iniziò a produrre progetti musicali mentre lavorava come avvocato specializzato in diritti umani;[2] nel periodo delle sue prime pubblicazioni sotto lo pseudonimo Throwing Shade iniziò la conduzione di un programma radiofonico sulla web radio britannica NTS.[7][8] Il suo stile agli esordi consisteva in una commistione tra musica sperimentale ed elettronica dancefloor,[9] e in quel periodo produsse contributi vocali per la sua amica Sophie, tra i primi esponenti del sottogenere Hyperpop.[5]

Nel 2017 iniziò a pubblicare usando il suo nome di battesimo e passando contestualmente a uno stile più orientato al canto e all'uso della chitarra. Il suo album di debutto, 'Weighing of the Heart', trae ispirazione dai lavori dei poeti William Blake e Matthew Arnold ed è stato pubblicato dall'etichetta indipendente britannica Ninja Tune, ricevendo critiche generalmente favorevoli.[10][6][11][12][13][14]

Il secondo album 'Dreamer', pubblicato nel 2023, mostra influenze dream pop, shoegaze, post punk e dance; durante la lavorazione del disco Iqbal subì un furto nel suo studio di registrazione che rallentò la pubblicazione ma che influì anche sulle sonorità dell'album, che l'artista aveva inizialmente impostato con un'impronta più lenta, ambient e riflessiva.[15][16]

Durante la pandemia di COVID-19, rimasta bloccata Pakistan durante una visita alla sua famiglia, iniziò una webserie documentando la flora locale.[17]

Vita privata

Iqbal è sposata con lo stilista britannico Nicholas Daley dal 20 agosto 2022.[18]

Discografia

Album in studio

  • Weighing of the Heart (2017)
  • Dreamer (2023)

EP

  • 19 Jewels (2014)
  • Fate Xclusive (2015)
  • House of Silk (2016)

Singoli

  • "Mystic Places / Lights" (2013)
  • "Chancer" (2014)
  • "Something More" (2017)
  • "Eternal Passion / Zone 1 to 6000" (2017)
  • "Is This Where It Ends" (2020)
  • "Elvis" (2021)
  • "This World Couldn't See Us" (2023)

Note

  1. ^ (EN) Sonam Savlani, Nabihah Iqbal on why we need more brown faces in mainstream music, su Vogue India, 14 dicembre 2018. URL consultato il 5 marzo 2024.
  2. ^ a b (EN) Tara Joshi, Nabihah Iqbal: 'What's the point being me if I'm going to keep quiet?', su the Guardian, 31 marzo 2018. URL consultato il 5 marzo 2024.
  3. ^ (EN) Killian Fox, On my radar: Nabihah Iqbal’s cultural highlights, in the Guardian, 29 gennaio 2022. URL consultato il 7 marzo 2024.
  4. ^ (EN) Nabihah Iqbal, su Somerset House, 10 aprile 2018. URL consultato il 7 marzo 2024.
  5. ^ a b (EN) Francesca Dunn, A lesson in throwing shade by Nabihah Iqbal, su i-D, 30 marzo 2016. URL consultato il 5 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2020).
  6. ^ a b (EN) Ben Cardew, Nabihah Iqbal: Weighing of the Heart, su Pitchfork, 6 dicembre 2017. URL consultato il 5 marzo 2024.
  7. ^ (EN) Safi Bugel, Making waves: The women of colour who dominated radio in 2020, su Dazed, 28 dicembre 2020. URL consultato il 5 marzo 2024.
  8. ^ (EN) Ben Beaumont-Thomas, Throwing Shade's favourite tracks, su the Guardian, 26 giugno 2015. URL consultato il 5 marzo 2024.
  9. ^ (EN) Andrew Ryce, Throwing Shade - House Of Silk · Single Review ⟋ RA, su Resident Advisor, 9 marzo 2016. URL consultato il 5 marzo 2024.
  10. ^ (EN) Tara Joshi, Nabihah Iqbal: Weighing of the Heart review – a thoughtful, immersive debut, in the Guardian, 3 dicembre 2017. URL consultato il 5 marzo 2024.
  11. ^ (EN) Steph Lee, Nabihah Iqbal - Weighing Of The Heart · Album Review ⟋ RA, su Resident Advisor, 19 dicembre 2017. URL consultato il 5 marzo 2024.
  12. ^ (EN) April Clare Welsh, Nabihah Iqbal breathes new life into the guitar on the Bauhaus-inspired Weighing of the Heart, su Fact Magazine, 2 dicembre 2017. URL consultato il 5 marzo 2024.
  13. ^ (EN) Tristan Gatward, Nabihah Iqbal - Weighing of the Heart - Album review, su Loud And Quiet, 30 novembre 2017. URL consultato il 5 marzo 2024.
  14. ^ (EN) Eugenie Johnson, Album Review: Nabihah Iqbal - Weighing of the Heart, su DrownedInSound, 29 novembre 2017. URL consultato il 5 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2021).
  15. ^ Federica Finocchi, Tra sogno e realtà, ostacoli e rinascite: intervista a Nabihah Iqbal, su ImpattoSonoro, 2 novembre 2023. URL consultato il 5 marzo 2024.
  16. ^ Giuseppe Attardi, Nabihah Iqbal, un po' di Pakistan al Mish Mash, su Segnali Sonori, 6 agosto 2023. URL consultato il 5 marzo 2024.
  17. ^ (EN) Ravi Ghosh, Nabihah Iqbal: the London musician who got locked down in Pakistan, su the Guardian, 30 aprile 2020. URL consultato il 5 marzo 2024.
  18. ^ (EN) Liam Hess, Nicholas Daley and Nabihah Iqbal's London Wedding Was a Joyous Ode to Their Cultural Heritage, su Vogue, 13 settembre 2022. URL consultato il 5 marzo 2024.

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN) 262169016946266980531