Nel mondo di oggi, Moraceae è un argomento che è diventato sempre più rilevante. Che sia per il suo impatto sulla società, per la sua importanza in campo scientifico o per la sua influenza sulla cultura popolare, Moraceae è diventato un argomento di interesse generale. Man mano che le conversazioni su Moraceae continuano, è fondamentale comprenderne il significato e le implicazioni. In questo articolo esploreremo le diverse sfaccettature di Moraceae e analizzeremo il suo ruolo nel mondo contemporaneo. Dalle sue origini fino al suo impatto sul presente, ci immergeremo nell'affascinante universo di Moraceae e scopriremo tutto ciò che questo tema ha da offrire.
Le Moracee (Moraceae Gaudich.) sono una famiglia di angiosperme dell'ordine Rosales[1][2], diffuse soprattutto nelle zone climatiche tropicali e subtropicali, e in misura minore nelle zone temperate. In Italia sono presenti poche specie quasi sempre di antica introduzione come piante coltivate. I due generi della famiglia con il maggior numero di specie sono Ficus e Dorstenia[3].
All'interno della famiglia i caratteri morfologici sono molto variabili: l'unica sinapomorfia (ovvero l'unico carattere condiviso) all'interno delle Moraceae è la presenza di tessuti laticiferi.
Sono per lo più specie arboree e arbustive anche se alcune specie possono essere erbacee o lianose.
Presentano foglie spiralate con stipole concresciute.
I fiori sono unisessuali e spesso i fiori maschili e quelli femminili sono portati da individui diversi (piante dioiche). Sono attinomorfe con perigonio semplice e sepaloide. Gli stami sono in numero variabile, il gineceo è formato da 2 carpelli che formano un ovario nella maggior parte dei casi supero.
I frutti sono tipicamente infruttescenze carnose alla cui formazione partecipano anche i tepali del perigonio (es. siconi, sorosi).
Si riproducono per impollinazione entomogama.
La classificazione tradizionale (Sistema Cronquist) assegnava la famiglia delle Moracee all'ordine Urticales[4] mentre la moderna classificazione APG la colloca nell'ordine Rosales[1].
La famiglia comprende i seguenti generi[2]:
Studi recenti[5][6][7] suggeriscono queste relazioni filogenetiche e questa suddivisione in gruppi:
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Molte Moraceae sono usate per il legname, sia come combustibile che come materiale. Tuttavia sono poche le Moracee che sono apprezzate da questo punto di vista, perché in genere il legno non è pregiato.
Diverse specie dei generi Artocarpus (albero del pane), Ficus (fico), Morus (gelso) producono frutti commestibili che sono regolarmente usati nell'alimentazione umana, anche se non rientrano tra i frutti più diffusi a livello commerciale. I frutti commestibili di altre specie (p.es. dei generi Brosimum, Broussonetia) hanno uso locale e limitato, oppure sono stati usati in passato ma non lo sono più oggi.
Alcune Moraceae sono usate per l'allevamento del baco da seta: soprattutto il gelso (Morus), ma anche occasionalmente Maclura.
Broussonetia, Maclura e Morus sono usati per la fabbricazione della carta.
Infine, alcune Moracee sono apprezzate come piante ornamentali, in particolare molte specie di Ficus (anche per interni) e alcune specie di Morus, Maclura, Broussonetia.
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