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Gli sciacalli africani (Lupulella Linnaeus, 1758) sono un genere di canidi lupini che comprende due specie esistenti: lo sciacallo striato e lo sciacallo dalla gualdrappa.
Le due specie erano in passato considerate membri del genere Canis, ma fu proposto nel 2017 dopo una rivalutazione tassonomica di riconoscerli come membri d'un genere a parte, Lupulella.[1] La proposta fu in seguito accettata dalla American Society of Mammalogists[2] e dal ramo dell'Iucn dedicato ai canidi, siccome gli studi genetici dimostrano che formano un lignaggio monofiletico separato dal clade di Canis/Cuon/Lycaon.[3]
Il cladogramma sottostante è basato sui dati genomici.[4]
Veri cani |
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Specie | Nomi comuni | Autorità | Dimensioni | Areale attuale | Stato di conservazione |
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L. adustus | Sciacallo striato | Sundevall, 1847 | Corpo: 96-117 cm[5] Coda: 30-41 cm[5] Orecchie: 8-9,7 cm[5] Peso: 7,3-12 kg[5] |
Africa occidentale, Africa orientale e Africa australe | Specie a rischio minimo |
L. mesomelas | Mesomela[6] Sciacallo dalla gualdrappa Volpe del capo[6] |
Schreber, 1775 | Corpo: 65-90 cm[7] Coda: 26-39,5 cm[7] Orecchie: 8-13,2 cm[7] Peso: 5,9-12 kg[7] |
Corno d'Africa, Africa orientale e Africa australe | Specie a rischio minimo |